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Sorelline violentate in casa a Palermo, genitori arrestati: “Non sapevamo nulla, racconti per ripicca”

Padre e madre delle ragazze, arrestati mercoledì insieme a zio e nonno, hanno dichiarato di non sapere nulla degli abusi raccontati dalle due sorelle, smentendo anche il racconto dei presunti abusi del padre.
A cura di Antonio Palma
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Negano ogni addebito i genitori delle due sorelline palermitane allontanate da casa dopo aver raccontato di essere state violentate dai parenti in casa per anni. Padre e madre delle ragazze, arrestati mercoledì insieme a zio e nonno, hanno dichiarato davanti al Gip di non sapere nulla degli abusi raccontati dalle due sorelle, che ora hanno 13 e 20 anni, smentendo anche il racconto dei presunti abusi del padre.

La donna ha affermato di non saperne nulla anche se le sue figlie hanno riferito a più riprese di aver raccontato degli abusi di nonno e zio alla mamma che però le avrebbe ignorate. “Se avessi saputo quello che accadeva mi sarei mossa immediatamente. Mi sono resa conto solo quando la scuola si è attivata. Sono sempre stata attenta, per me queste accuse sono un fulmine a ciel sereno” avrebbe dichiarato la donna secondo quanto riporta Il Giornale di Sicilia.

Il papà dal suo canto ha assicurato di non avere mai toccato la figlia, sostenendo addirittura che gli episodi riferiti dalle vittime siano frutto di ripicca nei suoi confronti perché avrebbero voluto punirlo per averle abbandonate a causa di un arresto per reati contro il patrimonio. Per questo il legale della coppia ha preannunciato che presenterà ricorso al Tribunale del riesame contro l’ordinanza cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari chiedendo la scarcerazione.

In particolare la difesa sottolinea che i racconti delle due ragazze non sarebbero riscontrabili da fattori temporali o dal luogo dove si sarebbero verificate. I due genitori hanno chiesto al giudice di accertare i fatti raccontati a partire dalla presunta violenza contestata al padre. Lo zio e il nonno, che devono rispondere di accuse ancora più gravi, invece si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Secondo l’accusa, tutti e quattro sarebbero responsabili di “reiterati episodi di violenza sessuale che sarebbero stati commessi tra il 2011 e il 2023”. Le due sorelle sarebbero state violentate a più riprese da nonno e zio e poi anche dal padre mentre la mamma avrebbe tollerato, tentando di coprire le responsabilità dei parenti nonostante le ragazzine le avessero raccontato tutto.

La svolta solo quando la più piccola delle due sorelle si è rivolta all’insegnante di sostegno che ha raccolto le sue confidenze e ha fatto partire la denuncia. Le due ragazze sono state allontanate dal paese del Palermitano assieme a un fratellino e trasferite in una struttura protetta.

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