Sopravvive quasi 20 ore sotto una valanga: aveva una temperatura di appena 23 gradi
È rimasto per quasi 20 ore sotto la valanga. Quando l’uomo è stato dissepolto aveva una temperatura corporea di appena 23 gradi. È vivo per miracolo il 54enne residente a Rovigo, scialpinista, che nelle scorse ore è stato tratto in salvo sull'Alpe di Fanes, zona val Badia. È stato portato d’urgenza all’ospedale di Bolzano. "Eravamo increduli", hanno detto i soccorritori.
L'uomo, un turista, era partito ieri mattina, 26 gennaio, per un’escursione con gli sci e la sera non era tornato al campeggio Sass Dlacia di San Cassiano dove alloggiava. A dare l’allarme verso le 22 sono stati i famigliari del turista che non lo avevano visto rientrare. Le ricerche si sono concentrate sul gruppo delle Conturines, dove il cellulare dell'escursionista ieri in tarda mattinata sarebbe stato tracciato per l'ultima volta.
Le speranze di ritrovarlo vivo erano davvero ridotte al lumicino, anche perché in zona si erano verificate diverse valanghe ma sorvolando una slavina è stato rilevato un segnale proveniente dal dispositivo Artva dell'Aiut Alpin Dolomites dell’uomo. E a metà mattina il 54enne, anzi un suo braccio rimasto fuori dalla neve, è stato avvistato dai soccorritori. Aiut Alpin Dolomites
Quando è stato dissepolto aveva una temperatura corporea di appena 23 gradi. Le temperature questa notte in montagna sono state rigide. La stazione meteorologica Braies Alpe Cavallo, a 2340 metri, ha registrato una minima di -10 gradi.
Al momento si trova ancora ricoverato all’ospedale in gravi condizioni dopo aver passato una ventina di ore sepolto sotto la neve. Le sue condizioni sono comunque gravi. Lo scialpinista veneto portato in gravi condizioni al San Maurizio.