Sopravvive 23 ore sotto alla valanga, Carluccio Sartori: “I medici non sanno come sia possibile”
"Pensare alla famiglia sarebbe stata la fine. Mi ha salvato la testa: dopo le prime ore mi sono concentrato soltanto sul rimanere vivo". È così che si è salvato Carluccio Sartori, cinquantaquattrenne della provincia di Rovigo, nel gennaio dello scorso anno, sopravvivendo sotto ad una valanga per quasi 23 ore in val Badia, in Trentino Alto Adige.
Intervistato da il Corriere della Sera, racconta di essere rimasto stupito dalla risonanza mediatica che ha avuto la vicenda: "Non immaginavo tutta questa pubblicità", ammette. Oggi è tornato nella sua Villanova Marchesana, dove vive con la moglie e i due figli e lavora come commerciante di legnami. Ed è già tornato in montagna. "Ho fatto qualche uscita di sci alpinismo quest'anno – spiega – Ma continuo ad essere in cura dagli stessi medici, ormai siamo amici. Ho qualche problema alla mano destra, ma per il resto sto bene: neanche i dottori sanno spiegarsi come sia possibile".
Le condizioni fisiche dopo le 23 ore sotto alla valanga
"Il piede destro ha avuto piccole conseguenze, ma è in via di guarigione. La mano destra insomma, soffre ancora ai cambi di temperature, anche se riesco a chiuderla completamente: sono contento di averla ancora intera", ha spiegato Sartori alla testata.
Non appena arrivato nell'ospedale di Bolzano è stato sottoposto a numerosi esami: "Non saprei neanche dire quali: mi hanno monitorato al massimo nei primi tre o quattro giorni. I medici hanno fatto tutto il possibile, sono stati bravissimi".
Sopravvive alla valanga: nessuna spiegazione medica
L'interrogativo che in molti si pongono, però, è come abbia fatto a sopravvivere per quasi un giorno intero, poco meno di 23 ore, sotto alla valanga. Una domanda che sembra, almeno per ora, destinata a rimanere senza risposta e a diventare un vero e proprio caso scientifico.
"Neanche i medici riescono a spiegarselo: sarei dovuto morire dopo le prime 8 o 10 ore – continua Sartori – Quando mi hanno trovato ero cosciente e con una temperatura corporea di 23 gradi, tutto funzionava alla perfezione: per loro era inspiegabile. I dottori hanno detto che ho un fisico perfetto. Faccio sport, vado in mountain bike, ma non sono un fanatico dell'alimentazione sana: non fumo, è vero, ma ogni tanto bevo vino e birra".
Come è sopravvissuto per 23 ore sotto alla valanga Carluccio Sartori
"Mi ha salvato la testa". Questa l'unica spiegazione che è riuscito a darsi Carluccio Sartori. "Sapevo che non mi sarei dovuto addormentare, lo avevo visto nei film di alpinisti, ma non sono un esperto di sopravvivenza in casi estremi – ammette – Muovevo l'unica mano che potevo con micromovimenti. Ho cercato di resistere, mi sono scavato un buco per respirare. La valanga si muoveva. Avevo paura che il cuore non reggesse, ma a livello mentale era il mio obiettivo a tenermi concentrato. Non dovevo pensare alla mia famiglia. Il mio unico obiettivo era sopravvivere".