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“Sono un uomo distrutto”: le parole dell’ex compagno di Susanna Recchia, morta con la figlia a Treviso

Le parole dell’ex compagno di Susanna Recchia, la 45enne trovata morta insieme alla figlia di 3 anni su un isolotto del fiume Piave: “Sono un uomo distrutto, grazie per la vicinanza e l’affetto”.
A cura di Ida Artiaco
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Susanna Recchia
Susanna Recchia

È stato il primo a lanciare l'allarme per la scomparsa della ex compagna e della figlia di tre anni, dopo aver trovato una lettera d'addio scritta dalla donna lunga cinque pagine. È disperato Mirko De Osti, ex compagno di Susanna Recchia, la 45enne di Miane (Treviso) sparita venerdì sera da casa insieme alla figlioletta di tre anni e trovata cadavere abbracciata alla piccola su un isolotto del fiume Piave domenica mattina.

Le poche parole che è riuscito a pronunciare, come ha riportato il Gazzettino, le ha riferite al parroco del paese: "Sono un uomo distrutto, grazie per la vicinanza e l'affetto". Fino all'ultimo ha sperato che la donna risparmiasse la figlia. "Spero di ritrovare viva almeno la bambina. Non riesco a pensare ad altro", aveva detto sabato pomeriggio, mentre i soccorritori battevano la zona nei pressi di Vidor dove poco prima era stata trovata l'auto di Susanna e poi ore dopo il suo corpo e quella della bimba, che soffriva di epilessia. Lui e Susanna si era separati circa un mese fa: "Ci stavamo separando perché le cose fra noi non andavano tanto bene – ha spiegato sempre sabato -. Ma non avrei mai immaginato una cosa del genere, altrimenti non le avrei mai lasciato la bambina".

Sotto choc anche il resto della famiglia della donna, tra cui i tre figli avuti dal primo matrimonio, due maschietti e una femminuccia. "Dobbiamo capire come dirglielo, stiamo aspettando la psicologa e il papà – diceva lo zio dei tre, marito della sorella di Susanna, dal giardino dell’abitazione – sono momenti terribili, capiteci". Una pattuglia della polizia stradale è rimasta a presidiare l’abitazione per tenere i figli e l’intera famiglia al riparo dai riflettori. Per altro, l'ex marito della 45enne è un poliziotto e i suoi colleghi hanno partecipato alle ricerche.

Come riporta Il Corriere della Sera, facendo riferimento alle parole del procuratore di Treviso Marco Martani che oggi aprirà comunque un fascicolo sul caso, si è trattato di "omicidio-suicidio. Non esiste alcun elemento concreto contro questa ipotesi. Una tragedia causata probabilmente da una gravissima forma di depressione". Sempre per gli inquirenti, la donna non si sarebbe buttata giù dal ponte. I cani molecolari hanno infatti fiutato delle tracce sulla sponda del fiume e quindi ritengono che si sia lasciata scivolare nelle acque del Piave, ma si tratta di una ipotesi.

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