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Sono saliti a 12 i bambini positivi alla tbc al policlinico Gemelli

Altri due casi di positività nei controlli effettuati sui bambini dopo che un’infermiera si è ammalata di tubercolosi. Dopo la Polverini anche il Ministro della Salute, Fazio, assicura che non vi è alcuna epidemia in atto, anche se non esclude che i casi di positività possano aumentare.
A cura di Antonio Palma
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Neonatologia al Gemelli

E destinato ad aumentare il numero dei bambini nati nel policlinico Gemelli di Roma e coinvolti nel contagio da Tbc. L’unità di coordinamento ha fatto sapere che altri due neonati sono risultati positivi ai test che si stanno effettuando su oltre 1200 bambini nati tra marzo e luglio, e che potrebbero essere entrati in contatto con l’infermiera del reparto di neonatologia ammalata di tubercolosi.

Da quanto si apprende dalla nota dell’unità di coordinamento, i due nuovi casi sarebbero due maschietti, nati uno nel mese di aprile e uno nel mese di luglio; anche loro come i precedenti bambini saranno sottoposti alla profilassi per impedire che la malattia si sviluppi. I casi salgono in totale a 12 dopo la positività di altri otto bambini, più un'altra bambina che ha già sviluppato la malattia, ma che non si sa se collegata al caso dell’infermiera. La stessa unità, coordinata dalla Presidente della Regione Lazio, ha precisato che di tutti i bambini risultati positivi ai test nessuno ad oggi è risultato ammalato di tubercolosi. I controlli continuano serrati per arrivare ad esaminare tutti i bambini entro il 31 agosto.

Nonostante i controlli siano scattati subito dopo la notizia della malattia dell’infermiera e sia partita subito la procedura di verifica, le famiglie dei bambini coinvolti stanno vivendo comunque momenti di apprensione. A molti non sembra vero che ciò sia potuto accadere in uno dei migliori ospedali italiani e già c’è qualcuno che parla di Class action.

Sul caso è intervenuto anche il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che pur rassicurando le famiglie sul fatto che non vi è alcuna epidemia in atto, ha detto che non può escludere che i casi possano arrivare ad un centinaio di bambini. In un’intervista a Repubblica il Ministro spiega “i neonati non hanno ancora difese immunitarie sviluppate ma detto questo noi sappiamo che normalmente si registra un caso di Tbc ogni duemila infettati quindi non siamo preoccupati. Stiamo facendo la profilassi e ci auguriamo che nessuno sviluppi la malattia”.

Dai due casi, invece, in cui la malattia si è sviluppata arrivano buone notizie, sia la bambina ricoverata al Bambino Gesù che l’infermiera rispondono alle cure e sono in fase di guarigione. Per quanto riguarda la donna anche il Ministro, come già avevano fatto altri responsabili medici e amministrativi, ha voluto precisare che l’infermiera non ha nessuna colpa dell’accaduto e che era sta vaccinata, purtroppo “la tbc è una malattia subdola, con una lunga incubazione e con sintomi aspecifici”.

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