“Sono quasi a casa”, l’ultima telefonata di Lucrezia morta a 16 anni nell’incidente di Bitonto
“Sono quasi a casa. Sto arrivando”, così Lucrezia Natale alla mamma pochi minuti prima dell'incidente nel quale ha perso la vita insieme ad altri tre amici. Non è mai tornata a casa la 16enne. L'auto a bordo della quale viaggiava si è scontrata frontalmente martedì sera a Bitonto, in provincia di Bari, con una seconda vettura.
La giovane studentessa era in auto con i suoi amici Floriana Fallacara 20 anni, Tommaso Ricci 23 anni, e Alessandro Viesti, di 24. Nessuno dei quattro è sopravvissuto. La polizia sta indagando sulla dinamica dello schianto avvenuto sulla statale 231, ma non è chiaro se una delle due auto abbia perso il controllo o se lo scontro sia avvenuto magari per un sorpasso azzardato.
Lucrezia Natale è la più piccola delle quattro vittime, aveva solo 16 anni e frequentava il terzo anno del Liceo Carmine Sylos di Bitonto, era iscritta all’indirizzo economico-sociale. Tanti i messaggi di cordoglio che in questi giorni si stanno susseguendo da parte di amici e famigliari della giovane studentessa, come quello della preside dell'istituto che su Facebook scrive: “La dirigente scolastica, professoressa Francesca Rosaria Vitelli, e la comunità tutta si riunisce attorno alla famiglia colpita dall’improvvisa scomparsa di Lucrezia, alunna del terzo liceo, durante il tragico incidente stradale”.
“Sono cresciuta insieme ad Ezia sin dalla terza elementare – scrive invece una compagna di classe – voleva fare la criminologa o essere una militare. Mi mancherà tantissimo”. “Aveva tantissime ambizioni – racconta un’altra amica – e una forza ineguagliabile, la stessa che molte volte manca agli adulti. Sorrideva sempre, era raro vederla piangere”.
Commosso il messaggio di addio del fratello Francesco che scrive: “Non c’è morte, c’è cambiamento. Mi mancherai profondamente, sorella mia. Ti porterò nel cuore per sempre. Sarai il mio angelo custode dal paradiso”.