“Sono amica di calciatori”, e con le foto sui social truffava i gioiellieri: arrestata a Genova
La foto del suo profilo Facebook la vedeva accanto a uno dei più noti calciatori italiani degli ultimi decenni, l’ex capitano della Roma e campione del mondo Francesco Totti. E scavando sui suoi social di calciatori che si lasciavano fotografare accanto a lei se ne trovano anche altri, da Mario Balotelli a un altro campione del mondo, Fabio Cannavaro. E ancora, accanto a lei in un’altra foto c’era Adriano Galliani, ex amministratore delegato del Milan. Una serie di “conoscenze” che Ilaria Marsiglio, quarantaduenne nata a Valenza in provincia di Alessandria ma che da tempo viveva a Genova, avrebbe “sfruttato” per compiere delle truffe ai danni di commercianti di gioielli. Come riportano le cronache locali, la donna è stata fermata dai carabinieri alcune settimane fa in centro a Genova. Su di lei pendeva dalla fine di agosto un ordine di carcerazione della Procura generale: deve scontare cinque anni e due mesi per una serie di reati, dalla truffa al furto aggravato, dallo spaccio di sostanze stupefacenti alla ricettazione.
"L'amica dei vip" non restituiva né gioielli né soldi – A quanto ricostruito, la quarantaduenne esibiva quelle foto con personaggi famosi e vantandosi di avere frequentazioni importanti riusciva, secondo l’accusa, a truffare rappresentati di gioielli e commercianti. Marsiglio si faceva dare orologi costosi e oggetti preziosi assicurando di poterli vendere ai suoi ricchi conoscenti. Sempre elegante e ben vestita, in questo modo avrebbe convinto numerosi commercianti. “Sono amica di calciatori, gente dello spettacolo. A loro posso piazzare orologi o oggetti di valore”, è quanto spiegava ai vari commercianti mostrando i suoi profili social come prova delle sue amicizie. I vari gioielli però non solo non li vendeva ai calciatori ma, secondo quanto accertato dalle indagini dei carabinieri, li teneva per sé non restituendo il denaro ai gioiellieri. E per queste truffe è finita in carcere arrestata dai militari del nucleo investigativo di Genova per un cumulo di pene.