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Smantellato clan ndrangheta, aveva la sua centrale economica al nord

I carabinieri del ROS hanno organizzato questa mattina all’alba un maxiblitz contro la ‘Ndrangheta nelle province di Brescia, Mantova, Treviso, Padova e Reggio Calabria. Le indagini, spiegano gli inquirenti, hanno permesso di “destrutturare completamente la cosca di ‘ndrangheta riconducibile ai Bellocco di Rosarno e le sue articolazioni extra regionali”.
A cura di Davide Falcioni
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I carabinieri del ROS sono impegnati da questa mattina all'alba in un maxiblitz contro la ‘Ndrangheta nelle province di Brescia, Mantova, Treviso, Padova e Reggio Calabria. I militari stanno eseguendo un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla procura distrettuale antimafia di Brescia, a carico di nove persone indagate per lesioni personali gravi, aggravate dal metodo mafioso e "con la finalità di agevolare la cosca Bellocco di Rosarno". Nell'ambito dell'operazione, denominata "Hope", sono in corso decine di perquisizioni con l'impiego di oltre cento carabinieri.

Contemporaneamente i finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, stanno eseguendo un'ordinanza di applicazione di misura cautelare personale in carcere e ai domiciliari nei confronti di 45 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico internazionale di sostanze stupefacenti, detenzione di armi e rapina aggravate dall'utilizzo del metodo mafioso e della transnazionalità del reato.

Le indagini, spiegano gli inquirenti, hanno permesso di "destrutturare completamente la cosca di ‘ndrangheta riconducibile ai Bellocco di Rosarno e le sue articolazioni extra regionali, operanti in particolare nel Lazio, in Emilia Romagna e in Lombardia".

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