Slovenia. Speleologo italiano bloccato in una grotta a Orlek: ha una caviglia fratturata
Uno speleologo italiano è rimasto bloccato durante un’esplorazione in una grotta a Orlek, vicino Sežana, in Slovenia. L’uomo, di origini triestine, si è fratturato una caviglia e sono in corso le operazioni per salvarlo. Sul posto intorno alle 15 è intervenuto il soccorso alpino sloveno, ma è stato espressamente richiesto l'intervento di una squadra italiana per il supporto medico specializzato in grotta, con un medico e due tecnici. La grotta presenta diverse strettoie.
Una mattinata complicata per gli escursionisti in Fvg: il soccorso alpino ha infatti effettuato altri due interventi tra le Alpi Giulie, in comune di Tarvisio e nelle montagne sopra Andreis (PN). Ad Andreis il Soccorso Alpino di Maniago è stato allertato su chiamata del Nue per trarre in salvo donne che erano bloccate sul sentiero CAI 975 che da Andreis conduce a Forcella Navalesc ad una quota di circa 900 metri di altitudine.
Altro intervento del Soccorso Alpino di Cave del Predil chiamato a salvare un’escursionista austriaca. La madre della donna, K. W. del 1941, di Vienna è caduta durante la discesa sul ghiaione nel catino della Cima Cacciatori, in comune di Tarvisio, sopra il Monte Lussari (Alpi Giulie), battendo il capo sulle rocce. La donna ha subito un forte trauma cranico si è deciso di far intervenire l’elicottero della Protezione Civile di base a Tolmezzo e di portarla in ospedale. L’intervento si è concluso intorno alle 14.