video suggerito
video suggerito

Skipper della Barcolana arrestato per traffico di droga: avrebbe trasportato 2 tonnellate di cocaina

Milos Radonjic, skipper montenegrino di Maxi Jena, un racer di 24 metri tra i favoriti della Barcolana, è stato arrestato con le accuse di traffico internazionale di stupefacenti.
A cura di Davide Falcioni
0 CONDIVISIONI
Immagine

La Polizia di Frontiera Marittima e la Squadra Mobile di Trieste hanno arrestato Milos Radonjic, skipper montenegrino di Maxi Jena, un racer di 24 metri tra i favoriti della Barcolana, la regata con il maggior numero di partecipanti al mondo che si svolge ogni anno a Trieste. L'arresto è avvenuto alcuni giorni prima della manifestazione in esecuzione di un mandato di cattura internazionale emesso il 15 settembre scorso dal Distretto Est di New York per il reato di traffico di sostanze stupefacenti.

Radonjic, 33 anni, ha trionfato in prestigiose regate internazionali. Tuttavia per l’Hsi, l’Homeland Security Investigations e le altre agenzie federali americane che hanno indagato su di lui, oltre a essere un marinaio è anche "the Pirate of the Unknown", il Pirata dell’ignoto, considerato uno dei vertici di un’organizzazione criminale transnazionale.

Con le accuse di traffico di droga e riciclaggio di denaro, Radonjic è attualmente detenuto nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo (Udine) dove è stato trasferito dal penitenziario di Trieste. Nel corso dell'interrogatorio davanti alla Corte di Appello di Trieste Radonjic ha detto che si tratta di un caso di omonimia. Le autorità statunitensi invece, lo ritengono un pericoloso boss del clan Kavac che ha organizzato e tentato tre volte di trasportare in Europa un carico complessivo di 2.602 chilogrammi di cocaina da imbarcare su una "nave coperta" statunitense dall'Ecuador o dalle acque al largo della Colombia.

Malgrado lo skipper montenegrino fosse dietro le sbarre, l’equipaggio di Maxi Jena ha comunque preso parte alla Barcolana , tagliando il traguardo al quarto posto. L’equipaggio è stato tuttavia squalificato dai giudici di gara che hanno contestato l’accensione per due volte del motore quando non avrebbero dovuto. Al timone di Maxi Jena, c’era però Marko Radonjic, fratello dello skipper arrestato che in genere svolge un ruolo tattico nel team.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views