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“Sistemiamo sto gay di m…”, cantante picchiato dopo il Pride a Torino

Domenico Marvelli, in  arte Giorgi, la notte del 19 giugno al termine del Pride è stato picchiato all’esterno di un locale di Torino.
A cura di Davide Falcioni
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Venti giorni: è questa la durata della prognosi che i medici dell'ospedale di Torino hanno riconosciuto a Domenico Marvelli, in  arte Giorgi, che la notte del 19 giugno al termine del Pride è stato picchiato all'esterno di un locale del capoluogo piemontese riportando lesioni al cranio, al torace e alla mano sinistra e rottura del setto nasale: "Quel giorno si era svolto il Torino Pride – ha raccontato Giorgi -. La sera ho conosciuto queste tre persone. Erano gentili all’inizio, abbiamo chiacchierato e bevuto qualche cocktail, poi al mattino, all’uscita dal locale mi hanno massacrato di botte e minacciato senza alcun motivo. Uno di loro a un certo punto mi ha intimato di salire in macchina che ‘mi avrebbe sistemato lui'. Sono scioccato, non ho parole per descrivere la loro assurda furia".

Stando a quanto riferito da Marvelli l'aggressione sarebbe stata del tutto immotivata. "Siamo arrivati in strada e mi hanno massacrato di botte e minacciato. Mi volevano costringere a salire in macchina, ma poi sono intervenute altre persone", ha raccontato al Corriere. Nella sua denuncia, sporta nella stazione dei carabinieri di Orbassano, non fa nessun riferimento all'omofobia ma una sua mia amica, che ha assistito all'aggressione e che verrà ascoltata,  ha riferito di aver sentiti dire ai picchiatori: "Sistemiamo sto gay di m…". "Io adesso sto meglio e inizialmente non avrei voluto nemmeno sporgere denuncia, ma poi ho pensato che cose del genere non devono accadere. Un ragazzo omosessuale o fuori dai canoni non può essere picchiato perché sceglie di essere se stesso. Hanno usato una ferocia inaudita, mi hanno tirato pugni in tutto il corpo e in testa ho ematomi enormi. Ho rischiato la vita senza un motivo".

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