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Siracusa, 16enne uccide vicino di casa a coltellate sul pianerottolo: “Sono stato aggredito”

Si difende e dà la sua versione dei fatti il 16enne arrestato ieri a Siracusa con l’accusa di aver ucciso a coltellate il vicino di casa Christian Regina, 40 anni. “Mi ha colpito e ho reagito” ha dichiarato agli inquirenti sostenendo che la vittima era in stato di alterazione psicofisica. Affermazioni che dovranno essere verificate.
A cura di Antonio Palma
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"Sono stato aggredito", così si difende dalle accuse il ragazzo di 16 anni arrestato ieri a Siracusa con l’accusa di aver ucciso a coltellate il vicino di casa Christian Regina, 40 anni, operatore del mercato ortofrutticolo locale. Il giovane, che deve rispondere del reato di omicidio volontario, è rinchiuso nel centro di prima accoglienza per minori di Catania in attesa dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip per la convalida della misura cautelare.

Davanti agli inquirenti, alla presenza del suo legale, il ragazzo in pratica però ha già ammesso l’omicidio ma ha fornito una sua ricostruzione dei fatti che parla di una reazione a un'aggressione. Il sedicenne ha raccontato che la vittima era in uno stato di alterazione psicofisica dovuta all’alcol e che lo avrebbe aggredito. Una ricostruzione che ovviamente è ancora tutta da verificare anche attraverso l’autopsia e gli esami tossicologici sul corpo del 40enne.

L’omicidio nella tarda serata di lunedì scorso in un condominio di via Italia, una delle zone più degradate della città dove vittima e minore vivevano. Qui Christian Regina è stato trovato riverso sulle scale, colpito con un fendente al torace che lo ha ucciso. Il 16enne invece inizialmente era fuggito prima di costituirsi alle forze dell’ordine. Sin dal primo momento ha parlato di un litigio per futili motivi durante il quale avrebbe colpito il 40enne.

Stando al suo racconto, lui era in strada in motorino e la nonna lo avrebbe chiamato dal balcone invocando aiuto perché un uomo urlava davanti la porta e voleva introdursi nella sua abitazione. Il giovane quindi si sarebbe armato di un coltello, con una lama di circa 10 centimetri, prima di salire al piano dell'appartamento della nonna. Qui avrebbe raccontato di aver visto il 40enne molto alterato che, interpellato sull'accaduto, lo avrebbe aggredito colpendolo all'altezza del collo. Secondo il 26enne, a questo punto l’accoltellamento con un fendente al petto del 40enne che poi è stramazzato al suolo.

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