Sinodo, Papa Francesco: “Ostia ai divorziati non è l’unico problema”
Se ieri Papa Francesco ha detto che il Sinodo “non è un Parlamento dove regna il compromesso”, oggi il Pontefice è intervenuto durante la seconda giornata di lavori per dire che “non dobbiamo lasciarci condizionare e ridurre il nostro orizzonte di lavoro sinodale come se l’unico problema fosse quello della comunione ai divorziati risposati”. Occorre tenere conto – ha detto Papa Francesco secondo quanto ha riferito il portavoce padre Lombardi – dell’ampiezza delle questioni. Al centro dei lavori in Vaticano tra i temi da affrontare c’è appunto quello dei divorziati risposati. In questi primi incontri uno degli argomenti dibattuti è stato poi quello della violenza contro le donne, anche nell’ambito del matrimonio, e dunque del ruolo della donna nella famiglia. Papa Bergoglio – ha detto ancora padre Lombardi – è intervenuto ai lavori anche per dire che “la dottrina cattolica sul matrimonio non è stata toccata”, che non è stata messa in questione dal Sinodo precedente.
Il Papa durante la messa a Santa Marta: “Sacerdoti non siano rigidi” – Stamane, prima di recarsi al Sinodo, Papa Francesco ha celebrato messa a Santa Marta pronunciando un discorso incentrato sulla misericordia che deve superare le “rigidità”. Lo spunto è venuto dalla lettura biblica contenuta nella liturgia odierna che racconta la storia di Giona e la sua testardaggine nel comprendere la misericordia di Dio. Papa Francesco ha spiegato come, se il cuore è duro, la misericordia di Dio non può entrare. “Dove c'è il Signore c'è la misericordia. E Sant'Ambrogio aggiungeva: ‘E dove c'è la rigidità ci sono i suoi ministri'. La testardaggine che sfida la missione”, ha detto Francesco. “Questo dramma – ha ricordato il Pontefice – lo ha provato anche Gesù con i Dottori della Legge, che non capivano perché non lasciò lapidare un'adultera”.