Simone Gresti ai domiciliari: l’ex fidanzato di Andreea Rabciuc è accusato di spaccio
Nuovi guai per Simone Gresti, già indagato per la scomparsa il 12 marzo di due anni fa della sua fidanzata Andreea Rabciuc, i cui resti sono stati trovati lo scorso gennaio in un casolare nelle Marche. L’uomo, 46 anni, è da ieri mattina agli arresti domiciliari a casa dei genitori a disposizione dell’autorità giudiziaria con l’accusa di spaccio di stupefacenti.
Gresti, che ha sempre respinto ogni accusa per la scomparsa e poi la morte della compagna, è anche l’unico indagato per omicidio, sequestro e istigazione al suicidio, nell’inchiesta sulla giovane donna scomparsa e ritrovata morta in un casolare diroccato di Castelplanio.
Nella mattinata di ieri alla porta del 46enne si sono presentati i carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Jesi i quali hanno ricostruito una serie di attività di spaccio posta in essere dall’uomo.
Le indagini erano partite nel marzo del 2022, nello stesso periodo della scomparsa di Andreea Rabciuc e per il momento l’attività investigativa si è conclusa con l’applicazione di una misura cautelare degli arresti domiciliari disposti dal giudice per le indagini preliminari, su richiesta del pubblico ministero Irene Bilotta che ha diretto le indagini.
I militari hanno ricostruito la rete di consumatori che avrebbe fatto capo a Gresti: per lo più giovani e giovanissimi della Vallesina, cui l’ex della giovane scomparsa avrebbe venduto cocaina. E secondo quanto ricostruito dai quotidiani locali, a Simone Gresti viene anche contestato il reato di maltrattamenti nei confronti della sua ex, reato per il quale il gip non ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari essendo lei deceduta in circostanze ancora tutte da chiarire. L’indagine legata alla morte di Andrea continua invece nel più stretto riserbo.