Silvio e Piersilvio assolti per il caso dei diritti Mediaset
Non ci fu nessuna irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi di Rti, controllata al 100% da Mediaset. Lo hanno deciso i giudici romani che indagavano sulla vicenda nella quale erano coinvolti Silvio Berlusconi, il figlio Piersilvio, il produttore televisivo americano Frank Agrama e altri 9 imputati. Il gup Pier Luigi Balestrieri, ha dunque assolto tutti perché il fatto non sussiste, con una sentenza che rigetta le accuse di evasione fiscale e violazione delle norme tributarie, attraverso sovrafatturazione, valutata in diversi milioni di euro, per acquisti avvenuti tra il 2003 e il 2004 di programmi televisivi (film e fiction) da parte della società televisiva dell'ex premier. Il pm Fabio De Pasquale aveva chiesto la condanna del Cavaliere a 3 anni e 8 mesi di reclusione. L'ipotesi dell'accusa era che gli imputati, in complicità, con l'obiettivo di evadere le imposte sui redditi, avessero posto in essere un sistema di frode per alcuni milioni di euro che consisteva appunto nella sovrafatturazione dei diritti di trasmissione dei programmi tv acquistati da "major" americane come la Paramount. C'è da dire che Berlusconi è coinvolto in un filone parallelo a Milano per compravendita di diritti cinematografici e tv con società statunitensi per 470 milioni di euro che sarebbe stata effettuata da Fininvest attraverso due aziende offshore.