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Covid 19

Silvana De Mari sospesa dall’Ordine dei Medici: leader no vax, diceva che i gay sono malati

Il nome di Silvana De Mari – una dei riferimenti dei no vax italiani – compare tra i 95 sanitari sospesi dall’Ordine dei Medici di Torino. Il presidente: “Non possono svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio Sars-Cov-2”.
A cura di Davide Falcioni
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Silvana De Mari, scrittrice e psicoterapeuta diventata  negli ultimi mesi uno dei punti di riferimento del mondo no vax, è stata sospesa dall'Ordine dei Medici di Torino: la donna si era fatta notare in quest'anno e mezzo di pandemia per posizioni cospirazioniste che, tuttavia, le sono costate caro: il suo nome infatti compare tra i 95 medici non vaccinati sospesi dall'Ordine; il presidente torinese Guido Giustetto ha ratificato loro lo "stop" all'esercizio della professione per l’inosservanza dell’obbligo vaccinale prevista dalla legge per il personale sanitario dopo aver ricevuto le comunicazioni dalle Asl di residenza dei vari dottori: 71 sono iscritti all’albo dei medici, 12 a quello degli odontoiatri e altri 12 a entrambi. "Non possono svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio Sars-Cov-2″, ha spiegato Giustetto. "Dal punto di vista disciplinare – ha quindi aggiunto – si potrebbe configurare la violazione di almeno sei diversi articoli del codice di deontologia medica. Per questo stiamo considerando di attivare per ciascuno gli approfondimenti necessari. Prenderemo una decisione la prossima settimana". Le sanzioni disciplinari previste dalla legge vanno dall’avvertimento alla censura, alla sospensione e fino alla radiazione.

Silvana De Mari, 68 anni, è originaria della provincia di Caserta e si è specializzata in chirurgia generale e in psicologia cognitiva, praticando la professione di chirurgo in Italia e in Africa; attualmente si occupa di psicoterapia. De Mari è nota per le sue posizioni convintamente no vax e solo 24 ore fa sponsorizzava sui social network il convegno organizzato dalla Lega al Senato in cui sono state promosse presunte cure domiciliari anti-Covid, tra cui l’ivermectina e l’idrossiclorochina, farmaci già  bocciati dalla comunità scientifica internazionale nel contrasto del Covid-19. Tre anni fa la dottoressa è stata condannata a 1500 euro di multa per le frasi contro l’associazionismo LGBTQ+. In seguito arrivò anche a dire che gli omosessuali sono persone "da curare".

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