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Siena, 30 donne cacciate dalla contrada: volevano il diritto al voto

La storica contrada dell’Oca ha espulso 30 donne: “Volevano il diritto al voto”. L’ex fantino Andrea Degortes ha chiarito: “Non dovevano portare il caso in tribunale”.
A cura di Carmine Della Pia
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Trenta donne di Siena non potranno più accedere alla contrada dell'Oca, quella in cui è nata la cantante Gianni Nannini. La colpa: aver rivendicato il diritto al voto attivo e passivo, negato da sempre alle donne, tramite la giustizia ordinaria. Il dibattito circa il diritto al voto da estendere anche alle contradaiole va avanti da anni, ma il giudice ha espulso definitivamente dalla contrada dell'Oca le 30 ‘dissidenti' perchè avevano portato il caso in tribunale.

Discussioni al di fuori della contrada

Il vicario alle pubbliche relazioni della contrada dell'Oca a Siena, Antonio Degortes, ha affermato: "L'aver espulso le 30 donne dalla contrada è una decisione con la quale imponiamo che tutto ciò che riguarda le contrade deve risolversi al loro interno. Se la prima volta abbiamo considerato giustificabile che queste signore si rivolgessero al tribunale, la seconda no". Le 30 donne espulse dalla contrada dell'Oca rivendicavano il diritto al voto, e avevano portato il caso in tribunale per due volte. Sarebbe stata proprio questa l'aggravante: "Tutte erano coscienti perfettamente che questo sarebbe stato il risultato finale, non è una minaccia contro di loro ma una tutela per il futuro, affinché le discussioni avvengano dentro le contrade e non nei tribunali". Degortes ricorda, poi, che anni fa la contrada si adoperò affinchè fosse presa in considerazione l'idea di estendere il voto alle contradaiole, ma le 30 "invece di aver posto fiducia nella dirigenza dell'Oca hanno deciso diversamente".

Tentativi passati falliti

L'estensione del diritto di voto alle donne rappresentava argomento di forte discussione alla contrada dell'Oca. Nel 2008 un referendum interno sanciva l'ennesima sconfitta per la causa, e nel 2010 anche un giudice negava la richiesta, giustificando in termini pratici l'obiezione: 30 donne non erano sufficienti per la rivendicazione del diritto al voto, in quanto non rappresentavano la totalità delle contradaiole. In seguito ad un secondo ricorso, la punizione: le 30 donne sono espulse dalla contrada dell'Oca, e non potranno più partecipare a cene, battesimi o cerimonie del luogo.

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