Sicilia, sgominata banda di ladri: sul telefono del capo foto con mazzi di banconote

L'operazione della polizia di Patti (Messina) denominata “Linea d'addio 2” ha portato all'arresto dei componenti di una banda di rapinatori che dall'ottobre al dicembre dello scorso anno ha operato nel Messinese e del Palermitano compiendo decine di colpi, anche violenti e ai danni di anziani indifesi, tra Ucria, Capo D'Orlando, Termini Imerese, Sant'Agata di Militello, Lascari, Campofelice di Roccella. Otto in totale le persone arrestate, parte di quella banda composta da siciliani e romeni che per mesi hanno terrorizzato con i loro metodi estremamente violenti la popolazione del Messinese e del Palermitano. All'alba i poliziotti hanno dato esecuzione all'ordinanza emessa dal Gip di Patti Andrea La Spada, su richiesta del pm Giorgia Orlando.

Le foto del capo della banda con la refurtiva – Tra le persone finite in manette c’è Gianluca Terrana, trentunenne di Termini Imerese che è ritenuto il capo della banda di malviventi. Era lui, secondo i magistrati, a scegliere gli obiettivi, a coordinare i colpi, a dare disposizioni e ordini e intervenire al momento giusto. Secondo l'accusa, il rapinatore utilizzava un linguaggio criptato, chiamando ad esempio i colpi “campionato di calcetto” o utilizzando un gergo militare, e inoltre spesso si faceva fotografare con la refurtiva dopo le rapine.

I magistrati definiscono il capo della banda “spregiudicato” – “La sua personalità spregiudicata e caratura criminale – si legge nell'ordinanza che fa riferimento a Terrana – è facilmente intuibile laddove, come estrapolato dall'analisi del suo apparecchio telefonico, era solito fotografarsi, mentre ostenta un notevole quantitativo di banconote di grosso taglio, provento di una delle tante incursioni, sintomatico della sua spavalderia”. Di foto con banconote da 500 euro ne aveva fatte anche in bagno, seduto sul wc.