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Sicilia, il “precario” milionario che percepiva l’assegno di disoccupazione

Per anni ha goduto del contributo di 700 euro al mese previsto per i Pip, finanziato dalla Regione. Poi ne è stato escluso per la lunga sfilza di precedenti penali (dalla violenza personale alla ricettazione). Ha chiesto la riammissione e lì si è scoperto il suo reddito…
A cura di B. C.
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Possiede un patrimonio da 3 milioni di euro e un reddito familiare da 780 mila euro all’anno. Una vera e proprio miniera d’ora. Ma nonostante ciò, percepiva il sussidio sociale di 700 euro mensili da disoccupato e faceva parte del bacino degli ex Pip 

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finanziato dalla Regione Sicilia con un costo intorno ai 20 milioni di euro annui. L’uomo, 63 anni, ha peraltro sulle spalle tutta una serie di condanne penali, che vanno dagli atti osceni alla ricettazione, dalla detenzione di armi alla violenza personale, dall'associazione a delinquere alla resistenza a pubblico ufficiale.  "Quando ho scoperto che anche lui faceva parte del bacino sono caduta dalla sedia", dice la dirigente generale Anna Rosa Corsello. Nei confronti dell’uomo  è stato firmato un decreto di espulsione non tanto per i reati commessi, con annessa esclusione dai pubblici uffici perpetua, ma per il fatto che supera la soglia del reddito personale pari a 40 mila euro Lui, ha un Isee pari a 502 mila euro. “C’è da chiedersi come è stato possibile considerarlo un disagiato”, aggiunge la Corsello.

Secondo quanto scrive Repubblica, il milionario avrebbe ricevuto l’assegno mensile almeno fino a maggio 2014. Non è chiaro però da quanto tempo lo percepisse. Poi è stato sospeso perché nella Finanziaria dello scorso anno era stata inserita un provvedimento che introduceva il tetto del reddito e l'esclusione dal bacino per reati di mafia o con interdizione dai pubblici uffici. Ma il mese scorso mese è tornato in assessorato: “Voglio tornare a prendere l’assegno di mantenimento” ha preteso. Dalla sua il 63enne aveva l’ultima Finanziaria regionale, quella del risanamento e del taglio delle pensioni dei regionali, dove c’ è un comma che prevede il reinserimento dei Pip con sentenze che prevedono l’esclusione dai pubblici uffici. La dirigente ha quindi chiesto all’uomo di presentare la dichiarazione Isee, come previsto dallo scorso anno, cosa che lui non aveva mai fatto insieme ad altri 250 precari. Così è emerso il suo reddito.

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