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Sicilia, al concorso per forestali trionfa il figlio dell’ex comandante che ha scelto la commissione

Il figlio dell’ex dirigente generale del Corpo Forestale dello Stato della Sicilia è arrivato primo in un concorso indetto per essere assunto nello stesso ente rispondendo correttamente a tutte le 60 domande previste dal quiz.
A cura di Davide Falcioni
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Alessio Maria Salerno – figlio dell'ex dirigente generale del Corpo Forestale dello Stato della Sicilia fino a 9 mesi fa – ha trionfato in un concorso indetto per essere assunto nello stesso ente rispondendo correttamente a tutte le 60 domande previste dal quiz. Il caso ha però insospettito molti, dal momento che una di queste aveva tutte e tre le opzioni di risposta errate.

Sta facendo discutere il risultato della selezione di 46 nuove guardie forestali siciliane, svolta dal 24 al 27 ottobre tra Catania e Siracusa e curata da Formez Pa, il centro servizi della presidenza del Consiglio che si occupa di modernizzare la pubblica amministrazione. Una delle sessanta domande alle quali era obbligatorio rispondere in un’ora era infatti un trabocchetto: chiedeva quanti fossero i deputati dell’Assemblea regionale siciliana, fornendo come possibili risposte "60", "120" o "90". Ma i seggi, che prima erano novanta, dal 2017 sono diventati settanta. Al concorso hanno partecipato circa ventimila candidati e i componenti della commissione giudicante sono scelti da Giovanni Salerno, padre del primo classificato.

Sulla vicenda del concorso per agenti del corpo forestale ora il PD chiede che venga fatta piena luce. "Va annullato con effetto immediato. Bisogna invalidare la prova e nominare una nuova commissione d’esame, composta stavolta da membri al di sopra anche del semplice sospetto. Non è possibile proseguire oltre", ha dichiarato il segretario del Partito Democratico Sicilia, Anthony Barbagallo.

"L'esito di questo concorso è uno schiaffo a chi studia e si prepara con impegno – ha aggiunto il capogruppo Pd all’Ars, Michele Catanzaro – ed è ancora più grave gettare un’ombra così profonda sulla scelta di chi dovrà gestire un settore cruciale in Sicilia come quello della prevenzione e degli interventi sugli incendi. Il gruppo Pd all’Ars presenterà una interrogazione parlamentare su questa vicenda e chiede che il governo venga con urgenza a riferire in Aula".

A chiedere un’audizione urgente all’Ars “per fugare ogni dubbio” è anche il Movimento 5 stelle: "Mi chiedo come sia possibile che i parenti di chi ha indicato i commissari possano partecipare al concorso, bisogna avviare una riflessione anche di natura normativa perché questo sia evitato", ha dichiarato Antonio De Luca, capogruppo pentastellato al parlamento regionale.

Elena Pagana, assessora regionale all’Ambiente e Territorio della giunta Schifani, ha dal canto annunciato l’avvio di un’indagine interna per scovare chi ha fatto circolare la graduatoria prima della pubblicazione: “Ho dato disposizione di verificare immediatamente come si è arrivati alla divulgazione e accertare eventuali responsabilità, a tutti i livelli. Considerata anche la massima riservatezza dell’elenco che contiene dati personali dei partecipanti. Ho inoltre chiesto, una volta chiarite le circostanze della pubblicazione, di prendere adeguati provvedimenti segnalando, se necessario, eventuali responsabilità all’Autorità giudiziaria”, ha fatto sapere.

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