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“Sicari per vendicare la morte del fratello”. Cinque arresti per un omicidio a Sasso Pisano

I fatti nell’agosto dello scorso anno nei pressi di Castelnuovo Val di Cecina (Pisa). Elson Kalaveri fu ucciso mentre si trovava a bordo della sua auto, crivellata di colpi di arma da fuoco. Ora la svolta.
A cura di Biagio Chiariello
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Elson Kalaveri
Elson Kalaveri

Svolta nel caso dell’omicidio di Sasso Pisano, paese del bacino geotermico tra Volterra e Castelnuovo Val di Cecina, dove il 18 agosto 2022 Elson Kalaveri fu ucciso a colpi di arma da fuoco dentro la sua auto.

I carabinieri di Pisa hanno eseguito stamani a Castelnuovo Val di Cecina (Pisa), Napoli, Casoria (Napoli), Pescara e in Albania cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di tre italiani e due albanesi ritenuti responsabili, a vario titolo, di omicidio premeditato in concorso per l'uccisione del 36enne albanese assassinato in quello che fu indubbiamente un agguato. A loro carico anche le accuse di porto abusivo di armi e contraffazione di targhe.

Le operazioni condotte stamani, spiega una nota dell'Arma, "hanno avuto la collaborazione dei comandi territoriali di Abruzzo e Campania, dei funzionari di Eurojust e della polizia albanese".

In base a quanto spiegato dai carabinieri, ciò che è accaduto a Sasso Pisano sarebbe un “efferato omicidio” premeditato da uno degli indagati, di nazionalità albanese, che per vendicare la morte del fratello (secondo un rito del codice consuetudinario albanese, il “Kanun”, di dover ‘ricambiare' l’uccisione di familiari consanguinei) avrebbe materialmente “assoldato” un gruppo di fuoco di nazionalità italiana per uccidere la vittima, mediante una vera e propria esecuzione.

Elson Kalaveri, 36 anni, albanese di Thumana, abitava nella provincia di Siena, aveva procedimenti penali aperti per sfruttamento della prostituzione. Quel giorno fu attirata nel piccolo borgo con una trappola ordita anche grazie a un ‘basista’, connazionale del mandante. Era in un'auto ferma, al posto del passeggero, quando gli vennero esplosi contro vari colpi di pistola (almeno 15) frontalmente.

L'uomo era con lui in macchina, pure lui albanese, non rimase ferito ma guidò la macchina fino al paesino vicino, fermandosi davanti alla pizzeria del circolo, poche centinaia di metri, per cercare aiuto. Le persone lì presenti tentarono di soccorrere il 36enne mentre i sicari fuggivano su una vettura.

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