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“Siamo medici Inps per visita fiscale”, la truffa per introdursi in casa dei lavoratori in malattia

La truffa sfrutta lo stato di malattia della vittima designata per farsi aprire la porta di casa. A mettere in guardia i dipendenti in malattia è stato lo stesso Istituto di previdenza sociale dando alcuni consigli su come difendersi dalla nuova truffa.
A cura di Antonio Palma
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“Siamo medici Inps e dobbiamo fare una visita fiscale”, è la nuova truffa escogitata da malviventi ai danni dei lavoratori in malattia per introdursi in casa senza destare sospetti e poi rubare o carpire informazioni finanziarie. La truffa sfrutta lo stato di malattia della vittima designata per farsi aprire la porta di casa, sotto la minaccia di conseguenze legali, e poi agire con destrezza una volta all’interno.

A mettere in guardia i dipendenti in malattia è stato lo stesso Istituto di previdenza sociale dando alcuni consigli su come difendersi. “Sono in corso dei tentativi di truffa presso il domicilio degli utenti da parte di falsi medici” spiegano infatti dall’Inps. Per difendersi è necessario applicare alcune precauzioni anche se si è in presenza di persone che mostrano cartellini di riconoscimento, evidentemente fasulli. Per prima cosa bisogna diffidare di chi si presenta in gruppo.

I truffatori infatti per agire si presentano sempre almeno in due, uno che distrae la vittima chiedendo ad esempio generalità e altri dati e un altro che invece ne approfitta per agire indisturbato in casa. Un altro campanello di allarme è la richiesta di dati anagrafici o dati bancari o addirittura di pagamenti.  La visita fiscale infatti in realtà “è svolta da un solo medico incaricato” sottolineano dall’Inps. Inoltre bisogna sempre diffidare di chi si presenta a casa e chiede i dati anagrafici perché “i medici Inps sono già in possesso di tutti i dati anagrafici relativi al lavoratore ammalato e chiariscono sempre lo scopo della visita al momento dell’accesso”.

Infine bisogna ricordare che le visite fiscali hanno orari ben definiti che vanno dalle 10 alle 12 del mattino e dalle 17 alle 19 del pomeriggio. Orari validi sia per i lavoratori del settore privato che per i dipendenti pubblici. Inoltre in caso di assenza non scatta subito la sanzione ma il lavorare viene invitato a recarsi preso gli ambulatori Inps locali in una data specifica.

In generale l’Inps ricorda che non invia funzionari presso le abitazioni, quindi i cittadini sono invitati a diffidare di qualsiasi persona dichiari di essere un incaricato o funzionario INPS e sostenga di dover effettuare accertamenti di varia natura. Inoltre non bisogna fornire coordinate bancarie o altri dati che permettano di risalire a informazioni finanziarie.

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