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Si uccide col figlio gettandosi nel lago, il marito: “Non è stata mai lasciata sola”

Il racconto delle ultime ore di Cristina Furlan, la donna morta con il figlioletto nel lago alla periferia di Pordenone. Da qualche anno la donna soffriva di depressione.
A cura di S. P.
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Ieri mattina Loris Piva, 39enne marito e padre di due figli, era uscito di casa tranquillo perché sapeva che con sua moglie Cristina Furlan c’era anche suo suocero, che l’avrebbe aiutata con il bambino. Piva e i genitori, infatti, cercavano di aiutare sempre Cristina, che da qualche anno stava combattendo contro la depressione. E infatti anche ieri mattina il papà della 36enne era andato da lei per aiutarla col bambino. Il piccolo Federico aveva la febbre alta ed era rimasto a casa da scuola. Il nonno gli ha quindi preparato la colazione e poi ha aiutato la figlia Cristina nelle faccende di casa. A quel punto insieme dovevano andare a casa dell’uomo. “Vieni con me”, ha detto il padre alla figlia. “No, vai, io vengo dopo da sola”, ha risposto lei. Lui ha insistito, ma la donna non ha cambiato idea. Ha infilato il giubbotto al bambino, lo ha sistemato sul seggiolino in auto ed è uscita. È l’ultima volta che suo padre l’ha vista viva.

Auto nel lago, l'ipotesi è di omicidio-suicidio – Poche ore dopo la tragedia: la donna è finita con la sua auto nel lago alla periferia di Pordenone. Una testimone ha detto di aver visto il veicolo gettarsi nell’acqua: l’ipotesi più probabile, dunque, è quella dell’omicidio-suicidio. È stato il marito e padre delle vittime, scrive Il Gazzettino, a raccontare disperato alla polizia le ultime ore di vita di sua moglie. “Non è stata mai lasciata sola”, ha spiegato parlando della donna. Dalla famiglia devastata dalla perdita di Cristina e del figlioletto Federico ha parlato anche la cugina di Loris, Chiara. “Davvero è difficile comprendere cosa possa essere successo. Stiamo aspettando anche noi di capire. Io ho parlato con la polizia perché ero l’unica a casa. Aspettiamo di sapere quale sia stata davvero la dinamica”.

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