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Si tuffa per salvare il figlio 14enne, padre eroe annega nel Lago di Garda: si cerca il corpo

Aran Chada, turista inglese di 51 anni, si è tuffato nelle acque del Lago di Garda per salvare il figlio 14enne che aveva avuto un malore ma non è più risalito: si cerca ancora il corpo. Per la Guardia Costiera potrebbe essersi trattato di uno “choc termico”.
A cura di Ida Artiaco
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Un turista inglese di 51 anni sarebbe annegato nel Lago di Garda dopo aver salvatore il figlio 14enne. Ma il corpo ancora non è stato ritrovato e le ricerche sono in corso.

Aran Chada, questo il nome dell'uomo, originario del Leicestershire, è scomparso nelle acque del Lago di Garda lo scorso 22 luglio. Chada, assieme alla moglie e ai due figli di 14 e 7 anni, aveva noleggiato un motoscafo durante una vacanza per festeggiare il suo compleanno e si trovava a circa 200 metri dalla costa di Limone quando è avvenuta la tragedia. La famiglia soggiorna in una struttura di Riva del Garda.

Nel primo pomeriggio il figlio più grande si è tuffato in acqua ma ha accusato un malore. Il padre si è tuffato a sua volta per salvarlo, riuscendoci, ma poi gli sono mancate le forze per tornare a bordo del motoscafo e non è più risalito. Il lago nel punto dove l'uomo si è tuffato arriva ad una profondità di oltre 100 metri.

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I soccorritori stanno facendo il possibile per recuperare il corpo. Sabato le ricerche sono state interrotte a causa delle cattive condizioni meteorologiche e sono state riprese ieri.

Un comandante della Guardia Costiera, Antonello Ragadale, ha detto al Sunday Times che l'uomo potrebbe aver subito una convulsione a causa di shock termico poiché venerdì pomeriggio l'acqua era di dieci gradi più fredda della temperatura dell'aria. "Faceva molto caldo, ma l'acqua era di dieci gradi più fredda. È possibile che abbia avuto un attacco epilettico a causa dello shock termico", ha dichiarato il comandante.

"Questa è una vera tragedia e la disperazione sui loro volti era evidente", ha detto Ragadale. Il ministero degli Esteri inglese in una dichiarazione ha fatto sapere che "stiamo sostenendo la famiglia dell'uomo britannico che è stato denunciato come disperso in Italia e siamo in contatto con la polizia italiana".

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