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Si travestono da Carabinieri e chiedono a due anziani 3.100 euro in contanti da “controllare”: arrestati

Alcuni malviventi si sono presentati a casa di due anziani travestiti da Carabinieri, chiedendo loro di consegnargli 3mila euro in contanti con la scusa di “controllare” la presenza di banconote false. I tre, poi individuati dalle forze dell’ordine, sono stati arrestati.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine di repertorio
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Indossando alcune false divise da Carabinieri, si sono presentati all'uscio di una coppia di anziani ultrasettantenni a Castelnuovo Rangone, nel Modenese. I finti militari hanno chiesto di poter controllare il contante custodito in casa per verificare che non vi fossero banconote false. Gli anziani hanno quindi consegnato ai finti carabinieri 3.100 euro.

Dopo un primo "controllo", i militari hanno raccontato ai due coniugi che le verifiche dovevano essere approfondite in caserma e che entrambi avrebbero potuto raggiungerli più tardi per ulteriori accertamenti. Subito dopo, i finti carabinieri si sono dileguati con i soldi a bordo di un'auto condotta da un altro uomo.

Una volta arrivati davanti alle forze dell'ordine per chiedere informazioni sul denaro "sequestrato", i Carabinieri di Sassuolo hanno scoperto la truffa. I tre, stando a quanto reso noto, si erano allontanati su un'auto rubata e sono stati poi individuati e arrestati poco dopo. I malviventi sono infatti stati individuati dai militari a bordo della vettura rubata, messi sullo loro tracce dalla coppia di pensionati recatasi in caserma.

Intercettato il mezzo con cui si erano allontanati, i malviventi hanno tentato la fuga investendo un Carabiniere. Arrivati a Formigine hanno abbandonato il veicolo rubato in precedenza per provare a fuggire a bordo di un'altra macchina rubata prima di essere bloccati e arrestati.

La perquisizione ha permesso di recuperare l'intera somma di denaro sottratta nell'abitazione di Castelnuovo Rangone, tesserini, distintivi, cappellini e divise con i colori e gli emblemi in uso ai Carabinieri, 4 radio ricetrasmittenti ed ulteriori 5.000 euro in contanti, probabile proventi di altri reati.

I tre malviventi sono stati condotti in carcere con l'accusa di concorso in truffa aggravata, lesioni personali aggravate, resistenza continuata a pubblico ufficiale, ricettazione di auto rubata, targhe contraffatte, tentato furto aggravato di autovettura, concorso aggravato nel possesso di segni distintivi contraffatti e concorso nel possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.

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