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Si suicida perché minacciano di diffondere sue foto hard, individuati: “Li aveva anche supplicati”

Era stato lo stesso uomo ad avvertire gli inquirenti dell’estorsione in un messaggio trovato accanto al cadavere in casa sua nel Modenese. Entrambi gli indagati vengono descritti dagli inquirenti come professionisti di “sextorsion”.
A cura di Antonio Palma
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Istigazione al suicidio ed estorsione aggravata, sono questi i reati contestati dalla procura di Modena a due uomini destinatari di due ordini di arresto perché accusati di aver indotto al suicidio un uomo dopo avergli estorto grosse somme di denaro, minacciando di diffondere sue foto e video hard online. L'inchiesta condotta dai carabinieri era iniziata a seguito del tragico ritrovamento del corpo senza vita della vittima, un 50enne modenese, nella sua casa nell'agosto del 2023.

Era stato lo stesso uomo infatti ad avvertire gli inquirenti dell'estorsione in un messaggio trovato accanto al cadavere in casa. Prima di togliersi la vita, il 50enne infatti aveva redatto un manoscritto con il quale denunciava di essere vittima di un odioso ricatto da parte di due persone, a lui ignote, che lo avevano ripetutamente costretto a versare cospicue somme di denaro, minacciandolo di diffondere immagini sessuali esplicite che lo ritraevano in momenti di autoerotismo registrati senza il suo consenso dalla telecamera del proprio telefono cellulare.

A seguito di quella denuncia, carabinieri e pm hanno avviato una  serie di accertamenti sui movimenti bancari dell'uomo che hanno ricostruito con precisione gli importi, i tempi e le modalità dei versamenti di denaro mediante PostePay. In base a questi elementi, gli inquirenti si sono concentrarti su alcune persone e, mediante intercettazioni e perquisizioni, hanno chiuso il cerchio attorno ai due indagati.

Uno di loro, un 40enne, è stato arrestato nel Salernitano, l'altro invece, un 26enne, è sfuggito alla cattura e risulta irreperibile. Entrambi vengono descritti dagli inquirenti come professionisti di "sextorsion". Durante le perquisizioni a loro carico, infatti, sono stati rinvenuti e sequestrati documenti, messaggi e files che, oltre a  rafforzare l'ipotesi accusatoria per la morte del 50enne, avrebbero dimostrato la professionalità ma anche le condotte abitudinarie della coppia che avrebber sottoposto a ricatto con analoghe modalità anche  altre persone.

Come ricostruito dalla procura, i due avrebbero fatto continue richieste estorsive al 50enne non fermandosi neanche davanti alle suppliche dell'uomo che era rimasto senza soldi e aveva prospettato agli indagati i suoi propositi di togliersi la vita.

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