Si sente male in un’aula del tribunale, Carabiniere interviene e gli salva la vita: “Felice e orgoglioso”

Un giovane Carabiniere, da poco in servizio presso il Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, ha salvato la vita a un uomo colpito da un infarto in un’aula del tribunale penale di Trani. Il militare si chiama Patrick Zaia, ha 30 anni ed è originario di Pordenone. “Sapere che l’uomo è fuori pericolo mi rende felice e orgoglioso”, ha raccontato.
A cura di Eleonora Panseri
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A sinistra, Patrick Zaia, 30 anni, il giovane Carabiniere che ha salvato un uomo colpito da un infarto in un'aula del tribunale di Trani.
A sinistra, Patrick Zaia, 30 anni, il giovane Carabiniere che ha salvato un uomo colpito da un infarto in un'aula del tribunale di Trani.

Un giovane sottoufficiale dell’Arma dei Carabinieri ha salvato la vita a un uomo colpito da un infarto in un’aula del tribunale penale di Trani. Una vicenda che, grazie al tempestivo intervento del militare, si è conclusa positivamente.

Patrick Zaia, 30enne originario di Pordenone da poco in servizio presso il Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, la settimana scorsa era impegnato a fornire una testimonianza per alcuni fatti accaduti durante il servizio, quando la sua attenzione è stata attirata dalle urla che provenivano dai corridoi del tribunale.

A gridare era uno dei vigilanti che stava chiedendo se ci fosse un medico nei paraggi o qualcuno che sapesse utilizzare il defibrillatore perché un uomo si era sentito male e aveva smesso di respirare.

Senza pensarci due volte, comprendendo che in circostanze del genere anche pochi secondi sono preziosi, il sottoufficiale si è in primis qualificato come Carabiniere e poi ha raggiunto di corsa l'aula dove un uomo di circa 60 anni era steso su un tavolo, in fin di vita.

Il militare, consapevole della gravità dell'accaduto, ha preso subito il controllo della situazione. Ha strappato la camicia dell’uomo e ha applicato gli elettrodi del defibrillatore sul petto del 60enne somministrando due scariche di rianimazione, alternando infine la respirazione artificiale con massaggi cardiaci, fino all’arrivo dei sanitari del 118.

Il personale medico ha ritenuto fondamentale l’intervento di primo soccorso del militare, dato che l’uomo durante le sue manovre aveva ripreso a respirare.

Il 60enne è stato quindi trasportato d’urgenza all’ospedale di Andria, dove attualmente si trova ancora ricoverato ma fuori pericolo. "Sapere che l'uomo sta bene mi rende felice e orgoglioso", ha raccontato il giovane.

"Determinante il gesto del Carabiniere che ha agito con grande tempestività e prontezza evitando la tragedia all’interno del Palazzo di Giustizia", ha scritto l'Arma diffondendo una nota in cui è stato raccontato l'episodio.

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