Si sente male dopo la cena al ristorante e dopo 2 giorni muore: Procura apre inchiesta e dispone autopsia
Una donna di 40 anni, Giuliana Faraci il suo nome, è morta a Sant'Agata Militello (Messina) dopo essersi sentita male dopo una cena al ristorante. La famiglia, assistita dall'avvocato Salvatore Mancuso, ha presentato un esposto per chiarire le cause della morte e accertare eventuali responsabilità.
Stando a quanto ricostruito finora, venerdì sera Giuliana Faraci aveva cenato in un locale a Capo d’Orlando: poco dopo aver finito di mangiare ha iniziato a star male. È andata a casa – la donna era originaria di Alcara Li Fusi (Messina) e viveva a Sant'Agata Militello – e dopo che le è salita la febbre ha anche chiamato il 118. Aveva sintomi intestinali e vomito.
"I medici sono andati in casa e non hanno ritenuto di dovere portare la donna in ospedale – ha fatto sapere l’avvocato della famiglia – Per loro si trattava di una intossicazione alimentare e non sarebbe stato necessario il ricovero". Accanto alla quarantenne – che intanto continuava a star male – è rimasta sua madre, che all’alba di oggi si è accorta che la figlia era deceduta.
La procura di Patti ha aperto un'inchiesta e ha disposto l’autopsia sul corpo della quarantenne per chiarire quanto accaduto. La salma è stata sequestrata e portata a Patti.
Sconcerto e cordoglio è stato espresso da Bruno Mancuso, sindaco di Sant'Agata di Militello: Giuliana Faraci lavorava con lui. "Per me è un vero lutto, è una persona di famiglia" ha detto il primo cittadino. "Siamo increduli e devastati dal dolore, cara Giuliana ci hai lasciati troppo presto. Tristezza e rabbia ci assalgono, non ci si può rassegnare a una morte di cui non ci sono spiegazioni”, ha aggiunto sulla sua pagina Facebook.
Cordoglio espresso anche sulla pagina del comune di Alcara Li Fusi: "Apprendiamo la tragica e sconvolgente notizia della prematura scomparsa di Giuliana Faraci. L’Amministrazione Comunale e la Comunità alcarese tutta si unisce al profondo dolore della famiglia. Possa la sua anima trovare conforto nelle braccia misericordiose del Padre".