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Si rivolge al sindacato per denunciare turni massacranti: operaio pakistano preso a bastonate

Il lavoratore si era rivolto al sindacato denunciando turni di 12-14 ore al giorno, lavoro nero ed abusi di ogni tipo da parte dell’azienda e del caporale che gestisce la forza lavoro in fabbrica.
A cura di Davide Falcioni
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Si era rivolto al sindacato per far valere i suoi diritti, ma è stato preso a bastonate dai "padroni". Protagonista un operaio 22 pakistano che questa mattina è stato malmenato a Quarrata, in provincia di Pistoia, per aver parlato con un componente del sindacato Sudd Cobas. Il giovane è stato medicato al pronto soccorso di Prato dove ha ricevuto 7 giorni di prognosi. Tahla, questo il nome del lavoratore, è stato colpito al volto e alle braccia dentro la fabbrica in cui lavora, "la Vot International, azienda a conduzione cinese".

"Ieri Tahla si era rivolto insieme ad altri colleghi al nostro sindacato – spiega una nota di Sudd Cobas – denunciando turni di 12-14 ore al giorno, lavoro nero ed abusi di ogni tipo da parte dell'azienda e del caporale che gestisce la forza lavoro in fabbrica. ‘Sappiamo che sei stato al sindacato', gli sarebbe stato detto oggi appena arrivato in fabbrica, poi subito l'aggressione con bastoni di legno".

Il sindacato ricorda che "l'azienda, che ha tre unità produttive a Pistoia, è stata oggetto recentemente di controllo da parte dell'ispettorato del lavoro, che aveva avuto modo di riscontrare diverse irregolarità". Per il sindacato "lo sfruttamento in fabbrica è proseguito già dal giorno dopo il controllo, proprio come avveniva prima".

A seguito dell'aggressione nel pomeriggio di oggi è stato proclamato lo sciopero in tutti e tre gli stabilimenti. Tra l'8 e il 9 ottobre scorsi una spedizione punitiva aveva invece colpito quattro manifestanti in un picchetto dello stesso sindacato a Seano, frazione di Carmignano (Prato): dall'episodio era nata una corposa manifestazione pubblica.

Di seguito una nota firmata da Daniele Gioffredi (Cgil) e Davide Chiappinelli (Fillea Cgil).

"La Camera del lavoro di Pistoia e la Fillea Cgil Pistoia Prato esprimono una ferma e dura condanna per l'episodio di violenza avvenuto alla Vot International di Quarrata e solidarietà alla vittima, un operaio pakistano preso a bastonate perché “colpevole” di essersi rivolto al sindacato e aver denunciato condizioni di lavoro inaccettabili.
Lo sfruttamento lavorativo sta diventando una piaga irreversibile che colpisce anche il nostro territorio, favorendo lo sviluppo di un modello di produzione basato solo sulla compressione dei diritti e dei salari e il proliferare dell'illegalità, alimentando la competizione al ribasso.

E' un fenomeno che si sta allargando in tutta la piana della Toscana centrale, da quella fiorentina a quella pistoiese e che va immediatamente bloccato, ripristinando quel sistema di legalità e di rispetto che è alla base dello sviluppo virtuoso di un territorio.

Occorrono più assunzioni in tutti gli organi ispettivi e l’istituzione di un tavolo interforze che riguardi tutta la piana, ma soprattutto occorre intervenire su tutta la filiera produttiva per evitare il rischio che si "scarichino" sui soggetti più deboli della catena i costi sociali della competizione al ribasso.

Come Cgil di Pistoia siamo al fianco del lavoratore bastonato e invitiamo tutti coloro che si trovano in una condizione di sfruttamento a denunciare. Continueremo a mettere in campo tutte le azioni di tutela a favore dei lavoratori e delle lavoratrici per debellare questo fenomeno. Siamo già in contatto con alcuni lavoratori dell'azienda in questione per agire immediatamente dal punto di vista sindacale a tutela di tutti i lavoratori.

E' necessario l'impegno di tutti, della società civile e associativa, a partire dalla piena consapevolezza che il fenomeno è già presente e va subito contrastato a partire dal pieno coinvolgimento di tutte le istituzioni del territorio".

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