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Si lancia dal balcone con la figlia e il cane, l’ex campionessa Idem: “Eravamo amiche, non mi do pace”

Ha risposto alle domande degli inquirenti la 41enne che ieri mattina si è gettata dal balcone al nono piano di casa sua a Ravenna con la figlioletta di 6 anni e il suo cagnolino. La donna è sopravvissuta ed è stata ricoverata presso l’ospedale Bufalini di Cesena. L’ex campionessa Olimpica Idem: “La conoscevo, sono sconvolta”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Josefa Idem, foto dal profilo social
Josefa Idem, foto dal profilo social

Dopo il suo risveglio all'ospedale Bufalini di Cesena, è stata ascoltata per quasi due ore la 41enne che nella mattinata di ieri si è gettata dal nono piano del palazzo dove vive, a Ravenna, portando con sé la figlioletta di 6 anni e la sua barboncina. La bimba e l'animale sono purtroppo morti sul colpo, mentre lei è sopravvissuta grazie alle impalcature sulla facciata del palazzo che sono riuscite ad attutire la caduta.

"La conosco da tanti anni in un periodo in cui il marito lavorava all'estero – ha raccontato Josefa Idem, ex campionessa Olimpica e Mondiale di canoa, specialità K1 che per anni è stata amica della 41enne – Ogni tanto ci sentivamo e adesso sono davvero affranta per l'accaduto". Idem ha riferito di essere stata a conoscenza dei problemi familiari della donna, seguita dal Centro di Salute Mentale da anni, "ma mai avrei pensato a un epilogo del genere, non riesco a capacitarmene". L'ex atleta è stata citata dalla 41enne nel lungo post di addio lasciato su Facebook. "L'ho conosciuta in un momento complicato della mia vita – riferiva – e mi dimostra sempre amicizie e generosa disponibilità".

Josefa Idem ha ricevuto nella sua carriera 38 medaglie ed è ex ministro per le Pari Opportunità dello Sport e per le Politiche Giovanili. Solo due mesi da ministro con il governo di Enrico Letta nel 2013, poi però era tornata alla sua attività principale nello sport. La donna è stata anche assessore comunale nei primi anni 2000.

Stando a quanto reso noto, la 41enne ha risposto a tutte le domande dalla sua stanza di ospedale di Cesena davanti al pm Stefano Stargiotti, il dirigente della squadra Mobile Claudio Cagnini, il responsabile della Psichiatria e l'avvocato difensore Massimo Ricci Maccarini. La donna avrebbe alternato il racconto di quanto successo al pianto, restituendo però tutti i dettagli dell'accaduto. Si è ora in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto per omicidio aggravato e uccisione di un animale. 

Il legale ha fatto sapere di essere pronto a sollevare formalmente la questione psichiatrica legata al movente del caso. Secondo le prime notizie sul caso, la donna era seguita da almeno una decina di anni dal Centro di Salute Mentale di Ravenna.

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