Si innamora dell’amica ma lei lo rifiuta: stalker la minaccia e chiama settanta volte al giorno
Uno spiacevole episodio ha coinvolto una giovane ragazza di 30 anni. La donna è stata vittima di stalking da parte di un suo coetaneo che ora è finito nei guai per averla a lungo perseguitata, effettuando ad esempio decine di chiamate al giorno. I due giovani provengono entrambi da Pergine Valsugana, un piccolo comune in provincia di Trento.
Il 30enne avrebbe avviato circa settanta telefonate al giorno, tutte indirizzate alla giovane. Ma non solo, a queste si sarebbero aggiunti continui insulti e minacce di morte. Per questo motivo è stato denunciato e il prossimo gennaio sarà processato in tribunale.
Da quanto riporta L'Adige, la donna aveva da poco superato un periodo complicato e stava cercando di ritrovare la propria serenità grazie alla compagnia del suo gruppo di amici. Tra questi era presente anche il 30enne che da lì a poco si sarebbe poi scoperto essere un vero e proprio stalker.
Quest'ultimo, dunque, si sarebbe invaghito della ragazza e avrebbe iniziato a "corteggiarla", tentando di ottenere qualcosa in più del semplice rapporto di amicizia. Purtroppo l'inizio di quelle conversazioni è diventato ben presto il principio di incubo per la ragazza: il 30enne dopo essere stato rifiutato, avrebbe iniziato a mettere in pratica una serie di atti persecutori.
Durante la giornata, ad esempio, avrebbe effettuato circa settanta chiamate tutte destinate alla giovane, alle quali avrebbe aggiunto anche ripetute offese. Il tutto è andato avanti per mesi fino alla denuncia.
Stanca della situazione e della continue minacce, la donna infatti lo ha denunciato alle forze dell'ordine. Una volta individuato il soggetto, le forze dell'ordine hanno appurato i fatti e al 30enne è stato imposto il divieto di incontrare la donna. Al 30enne infatti è stata applicata la misura di divieto di avvicinamento. Non solo, non potrà nemmeno raggiungere i luoghi da lei frequentati e qualora commettesse un altro passo falso, rischierebbe direttamente l'arresto.