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Si fingeva povero e spillava soldi ad un sacerdote: arrestato

Salesiano 75enne truffato da un suo coetaneo di quasi 30mila euro in meno di un anno.
A cura di Redazione
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Ha 33 anni ed è innamorato di una donna che fra qualche mese gli darà anche un figlio: è la storia di un sacerdote che ha scelto di “confessarsi” con i fedeli direttamente dall’altare. Dopo l’omelia ha spiegato perché quella sarebbe stata la sua ultima messa.

Dalla fine dell’anno scorso, aveva iniziato a chiedergli solo pochi soldi, di tanto in tanto, per provvedere alle sue piccole necessità quotidiane, rappresentandogli uno stato di bisogno momentaneo, che sarebbe finito allorché fosse potuto finalmente rientrare di una grossa somma di denaro, a suo dire, vincolata da un non meglio specificato ente pubblico. Protagonisti della storia, un sacerdote salesiano 75enne, parroco di una parrocchia forlivese, ed un 74enne, originario di Alessandria. Quest’ultimo è abilmente riuscito, con i suoi modi affabili e facendo leva sul sentimento di carità cristiana del religioso, a spillargli, in meno di un anno, quasi 30.000 euro, con richieste di denaro sempre più frequenti e consistenti, accompagnate, ogni volta, dalla vana promessa di restituirle assieme ad un'altra generosa somma, in segno di riconoscenza alla parrocchia per l’aiuto ricevuto, da destinare ai lavori di ristrutturazione della chiesa. Nei fatti, non solo il truffatore non restituiva quanto ricevuto in prestito ma, al contrario, ogni volta chiedeva somme sempre maggiori, finendo anche per minacciare di suicidarsi se non avesse avuto quanto chiesto.

In tal modo, in pochi mesi, il parroco ha prosciugato il conto corrente bancario della parrocchia, finendo costretto a chiedere lui altri soldi ad un altro sacerdote, per provvedere ad alcuni lavori urgenti. E’ stato proprio quest’ultimo religioso, economo dell’istituto salesiano attiguo alla parrocchia, a far prendere consapevolezza al confratello di quanto gli stava accadendo, convincendolo a denunciare il tutto alla Polizia. Nei giorni seguenti, così, alcuni investigatori della Squadra Mobile, dopo un accurato servizio di pedinamento e controllo, sono riusciti a recuperare l’ennesima somma di denaro – oltre 800 euro – che il truffatore era riuscito a farsi consegnare, per l’ennesima volta, dal parroco, prima che riuscisse a farla sparire, per poi denunciarlo conseguentemente all’A.G., per il reato di truffa aggravata e continuata.

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