video suggerito
video suggerito

Si finge morto per evitare una condanna, 43enne arrestato in Veneto: incastrato dalle impronte digitali

Si è finto morto per evitare una condanna ed è fuggito al Nord Italia. Qui però è stato arrestato per aver commesso altri reati e l’inganno è stato svelato. Il protagonista di questa storia è un 43enne tarantino conosciuto dalle forze dell’ordine per reati di piccola entità. L’uomo è stato incastrato dalle impronte digitali.
A cura di Eleonora Panseri
21 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

È riuscito a evitare una condanna fingendosi morto ma, dopo essere stato arrestato per una serie di furti nel Nord Italia, l'inganno è stato svelato. Il protagonista di questa storia è un 43enne tarantino conosciuto dalle forze dell'ordine per reati di piccola entità.

A ricostruire quanto accaduto è stata la Gazzetta del Mezzogiorno. L'uomo, dopo aver commesso furti, tentativi di rapine e altri reati minori, aveva accumulato condanne per un totale di due anni di carcere. In un primo momento aveva cercato di collaborare con le autorità facendo i nomi di alcuni complici e tentato la strada dell'affidamento ai servizi sociali.

Ma questo non era bastato. E così ha pensato bene di fingersi morto e di scappare al Nord. È riuscito a far chiudere il procedimento a suo carico "per la morte del reo", come viene scritto in questi casi, e a continuare la sua attività con un paio di complici in Veneto. Dove però è stato fermato dai Carabinieri, insieme a un cittadino rumeno e a un altro italiano.

I tre malviventi erano ritenuti gli autori di una rapina in un'abitazione, di alcuni furti notturni in una pizzeria e in un bar dove erano stati portati via numerosi Gratta e Vinci. Quando i militari hanno rilevato le impronte digitali dei tre uomini il 43enne è stato incastrato.

Le sue impronte infatti non corrispondevano al nome e al cognome riportati sulla carta di identità che aveva consegnato agli uomini dell'Arma, il documento era falso. E, come si è scoperto a quel punto, nelle carte l'uomo risultava ufficialmente deceduto da qualche settimana.

Subito dopo dagli uffici giudiziari veneti è partita un’informativa verso quelli di Taranto che ha svelato il raggiro. Ora per lui è probabile che si aprano le porte del carcere sia per i reati commessi in Puglia che per le sue imprese in Veneto. Potrebbe rischiare anche una nuova condanna per aver inscenato la sua morte.

21 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views