Si ammala ed esaurisce le ferie per curarsi, i colleghi le regalano i giorni
Era malata e necessitava di cure. Ma non poteva più mancare a lavoro, avendo finito i giorni di permesso. Così i colleghi di Rossella Cionini, autista del trasporto pubblico Ctt Nord, le hanno fatto un bellissimo regalo: le loro ferie, o meglio i giorni delle festività soppresse di cui i dipendenti, con il benestare dell’azienda di trasporto pubblico delle province di Pisa, Livorno e Lucca, possono disporre. 250 colleghi per altrettanti giorni. "Per me sono stati degli angeli custodi, sapevo che si stavano muovendo ma quando ho ricevuto la telefonata di una collega che mi informava del gesto ho cominciato a piangere", racconta a Il Tirreno la donna che vive a Peccioli e che finalmente è tornata a lavoro, lo scorso 8 gennaio.
Il singolare regalo nel Paese in cui una legge in materia non esiste, ma che per la Ctt Nord è una nobile prassi non scritta: "E’ uno strumento che abbiamo utilizzato, si tratta delle festività soppresse che il lavoratore può anche farsi pagare. Naturalmente, l’azienda deve acconsentire a questa sorta di donazione” spiega Riccardo Gennari, della Cisl. La storia della Cionini ripercorre il caso francese di Christophe Germain, un uomo a cui i colleghi hanno regalato le loro ferie per permettergli di assistere il figlio di 10 anni, Mathys, malato di tumore. Peraltro i giorni donati a Rossella sono anche avanzati, ma potranno essere utilizzati in seguito da altri che ne avessero bisogno. "Oltre al dolore della brutta malattia, alla disperazione mia e della mia famiglia, avevo anche paura a questo punto di perdere il lavoro: li ringrazio per quello che hanno fatto ogni giorno, e ovviamente un grazie di cuore va all’azienda che permette questo tipo di solidarietà che, veramente, può fare la differenza nella vita di tutti noi e ti aiuta a sperare e dà forza".