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“Sì alla benedizione delle coppie omosessuali”, la Chiesa tedesca sfida il Vaticano

La Chiesa tedesca sfida il Vaticano e approva a larga maggioranza la celebrazioni di cerimonie per benedire le coppie omosessuali. Il testo autorizza i preti a benedire “le coppie che vogliono vivere nell’amore, nella comunione e nella responsabilità”.
A cura di Chiara Ammendola
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Celebrare cerimonie per benedire le coppie omosessuali. È quanto approvato in assemblea a Francoforte dalla Chiesa Cattolica tedesca che potrebbe dar il via alle celebrazioni già a partire dal 2026. Il voto dell’Assemblea sinodale ha fatto registrare 176 voti a favore, 14 contrari e 12 astensioni.

Una decisione che si scontra nettamente con la posizione del Vaticano secondo cui, così come riportato in un documento della Congregazione, per la dottrina della fede, se sono possibili "benedizioni a singole persone con inclinazione omosessuale, le quali manifestino la volontà di vivere in fedeltà ai disegni rivelati di Dio così come proposti dall'insegnamento ecclesiale", rimane "illecita ogni forma di benedizione che tenda a riconoscere le loro unioni", perché significherebbe "approvare e incoraggiare una scelta ed una prassi di vita che non possono essere riconosciute come oggettivamente ordinate ai disegni rivelati di Dio".

Come si legge nel documento approvato dal Cammino sinodale della Chiesa tedesca, rifiutare la benedizione di due persone “che vogliono vivere il loro amore nell’impegno e nella responsabilità reciproca verso Dio” sarebbe una sorta di discriminazione che “non può essere giustificata in modo convincente in termine di teologia della grazia”.

L'Assemblea sinodale si è espressa a larghissima maggioranza anche a favore di una revisione delle norme sul celibato, approvando un testo col quale chiedere a papa Francesco di "riesaminare il nesso tra consacrazione e obbligo del celibato". “Il celibato dei sacerdoti – rafforzamento e apertura” è il nome del documento, passato con quasi il 95 per cento dei 205 voti espressi, che contiene al suo interno anche un'altra richiesta al Pontefice; quella di esaminare se ai sacerdoti già ordinati possa essere data la possibilità di essere sciolti dalla promessa del celibato senza dover rinunciare all’esercizio del ministero.

La posizione sul celibato è stato ribadita ieri da papa Francesco secondo cui abolirlo non servirebbe ad aumentare il numero di vocazioni: “Il celibato nella Chiesa occidentale è una prescrizione temporanea – le parole di Bergoglio – non so se si risolve in un modo o nell'altro, ma è provvisoria in questo senso; non è eterno come l’ordinazione sacerdotale, che è per sempre, che tu lo voglia o no”.

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