Sgarbi provoca: Gli emiliani non staranno fermi come in Abruzzo
![I pregiudizi di Sgarbi sul terremoto Se fosse successo a Sud la tragedia sarebbe doppia](https://staticfanpage.akamaized.net/socialmediafanpage/wp-content/uploads/2012/05/vittorio-sgarbi-terremoto-emilia.jpg)
Non solo il leghista Stefano Venturi. Arriva un'altra dichiarazione tutt'altro che opportuna sul dramma che in queste ore vede protagonista l'Emilia Romagna. E' Vittorio Sgarbi, emiliano doc di Ferrara, che esprime il suo commento ad Adnkronos sul terremoto che ha fatto sei vittime, centinaia di feriti e migliaia di sfollati:
L’aspetto positivo è che, come nel Friuli, la ricostruzione sarà rapida, mentre nel meridione sarebbe stata una catastrofe. Gli emiliani non staranno certo con le mani in mano, mentre in Abruzzo, all’Aquila si vive d’inerzia, tutto è fermo come all’inizio, si aspetta solo che lo Stato faccia qualcosa e intanto ci si piange addosso.
Una connotazione fortemente pregiudiziale quella del critico d'arte, che caratterizza in maniera palese tutte le sue parole. Sgarbi dice che, se il terremoto fosse avvenuto nel Meridione, «in Molise, Abruzzo o altre Regioni del Sud Italia, allora la tragedia sarebbe doppia». Anche sul patrimonio artistico gravemente danneggiato, Sgarbi è certo che in Emilia «il territorio interverrà sicuramente. Sono molto ottimista perché conosco la disponibilità psicologica emiliana, il senso civico, imprenditoriale, amministrativo. Insomma, non staranno fermi e sono convinto che tra un mese saranno già ripartiti. All'Aquila son passati tre anni – rincara la dose Sgarbi – ma è tutto esattamente come all'indomani del sisma. Stanno mani in mano, ad aspettare».
Sgarbi poi spiega di aver evitato il terremoto di un soffio: «Sono passato a Ferrara verso le 2 – racconta – ero incerto se fermarmi o proseguire fino a Gorizia. Poi ho deciso di partire».