Sfregiata dall’acido, Gessica Notaro: “L’intervento è riuscito. L’occhio sta strutturalmente bene”
"E’ andato tutto bene. Grazie per tutto l’affetto che come sempre mi dimostrate". E' stato il commento che Gessica Notaro ha affidato ad Instagram dopo l'intervento a cui è stata sottoposta oggi, un'operazione che come lei stessa ha spiegato "consisteva nel separare le palpebre cucite 2 anni fa per poter aprire l’occhio e controllare che la mucosa cucita sulla cornea stesse svolgendo al meglio la sua funzione". La giovane riminese nel 2017 fu vittima di una aggressione con l’acido da parte dell’ex fidanzato Edson Tavares, condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni di carcere. "Dolore ? Un pochino si. Le palpebre si sono unite tra loro e quindi mi hanno dovuto effettuare un taglio vero e proprio. Diciamo che erano meglio un cappuccino e una briosche. Per fortuna i miei dottori del Bufalini sono bravissimi ed hanno gestito la situazione nel migliore dei modi. Ad oggi dicono che l’occhio strutturalmente sta bene (almeno così sembra per ora) e per poterlo recuperare a livello funzionale e quindi visivo dovrò aspettare ancora un po’ di tempo e pregare che il prossimo trapianto di cornea vada bene". "Detto ciò, finito l'intervento, sono tornata a casa e mi sono fatta portare un bel piatto di sushi. Mica male, no?", ha concluso la donna. Già questa mattina Gessica Notaro con un video aveva annunciato che oggi, a seguito del piccolo intervento chirurgico, avrebbe appreso le condizioni del suo occhio sinistro, quello rimasto lesionato dall'aggressione subita quasi tre anni fa.
Era il 10 gennaio del 2017 quando Edson Tavares, l’ex fidanzato di Gessica, sfregiò con l’acido l'ex concorrente di Miss Italia e istruttrice di delfini. L'uomo agì perché non accettava la fine della loro relazione: è stato condannato dalla Corte di appello di Bologna a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni. Per i giudici, il suo gesto “appare plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola ‘possedere' egli stesso".