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Sfregiata con l’acido, chiesti 12 anni per l’ex di Gessica Notaro: “Eddy non è pentito”

Si è aperto il processo per lesioni aggravate che vede imputato Edson Tavares, ex fidanzato della riminese Gessica Notaro. La giovane sfregiata con l’acido era in aula: “Non mi sento al sicuro nemmeno in tribunale”.
A cura di Susanna Picone
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Si è aperto a Rimini il processo a Edson Tavares, il ventinovenne di Capo Verde accusato di aver sfregiato con l’acido lo scorso 10 gennaio l’ex fidanzata Gessica Notaro. L'udienza di oggi, in rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Rimini, si è conclusa con la richiesta da parte del pubblico ministero Marino Cerioni a una condanna a dodici anni di carcere per Tavares per il reato di lesioni gravi, senza attenuanti generiche e con le aggravanti della premeditazione e della crudeltà. Le parti civili hanno quindi presentato durante l'udienza le loro richieste che vanno dal milione di euro di risarcimento alla vittima dell’aggressione, ai 100.000 euro di provvisionale del Comune di Rimini, ai 50000 dalla Regione Emilia Romagna. Tutte respinte le eccezioni in difesa di Eddy Tavares, già imputato davanti al tribunale monocratico di Rimini per stalking nei confronti della stessa Gessica Notaro. Stalking che per la difesa ricomprende anche l'aggressione con l'acido.

Gessica Notaro: "Mi sento minacciata dal suo sguardo" –  “Ho avuto la conferma che lui non è assolutamente pentito. Lo conosco bene e so quando è pronto a scattare”, ha commentato Gessica, anche oggi presente in aula per guardare negli occhi l’uomo che l’ha sfregiata. Ai giornalisti che la aspettavano fuori dall’aula la ragazza ha confessato di essersi sentita minacciata dallo sguardo dall'uomo mentre l'udienza era in corso e lui sedeva accanto agli avvocati. La difesa della ex miss Romagna ha chiesto che il capoverdiano venisse ristretto in cella di sicurezza per la durata del processo. La richiesta è stata accolta dal giudice e sicuramente mal digerita da Tavares che ha detto di non voler essere trattato "come un animale" e quindi ha assistito a parte dell'udienza dalla stanza adiacente alla cella di sicurezza. Il processo riprenderà il 20 ottobre, quando a parlare saranno i legali dell’imputato.

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