Sfrattato e morto di freddo in un garage, pronto l’esposto in procura da parte del sindaco di Treviso
Il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha presentato un esposto alla Procura in merito al decesso di Marco Magrin, il 53enne morto per il freddo il 30 novembre scorso nel garage dove viveva, a Monigo. dopo essere stato sfrattato perché non riusciva a sostenere il pagamento dell’affitto, nonostante avesse un lavoro stabile.
L'uomo aveva dovuto lasciare un appartamento di proprietà di un attivista no-global, noto per il suo impegno contro gli sfratti degli stranieri. Tuttavia, non si era arreso e per mesi aveva cercato una nuova sistemazione pubblicando annunci sui social. Purtroppo, non aveva ricevuto alcuna risposta e, forse per vergogna, non aveva mai chiesto aiuto.
"La circostanza che nella città che amministro, nel 2024, un uomo possa morire di freddo e di stenti nell'indifferenza generale è qualcosa che non posso accettare", si legge nell'esposto nel quale il primo cittadino trevigiano sollecita la Procura locale a indagare sulle circostanze che hanno portato Magrin a lasciare l’appartamento, presumibilmente a causa dell’azione del no-global, il quale avrebbe cambiato le serrature di casa senza preavviso e senza coinvolgere un giudice.
Inoltre, chiede di verificare eventuali responsabilità legate alla mancata segnalazione ai Servizi sociali comunali del fatto che l’uomo vivesse e dormisse da tempo in un garage dello stesso condominio, nell'indifferenza generale.
L'esposto potrebbe puntare anche all'identificazione dei familiari di Magrin per valutare possibili azioni legali. In alternativa, potrebbe essere nominato un Curatore Speciale per avviare procedimenti legali a difesa della memoria e dei diritti del 53enne.
Il sindaco ha evidenziato anche l'importanza di una maggiore attenzione sociale, per evitare che nessuno resti indietro: "Non possiamo permettere che situazioni come questa si ripetano". ha affermato Conte. ‘Treviso deve essere una città dove nessuno viene ignorato".