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Omicidio Altavilla Milicia a Palermo

Seviziò e uccise moglie e figli dopo un rito, Barreca andrà in una struttura Rems: “Fu delirio mistico”

Giovanni Barreca è stato scarcerato e andrà in una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali, una Rems. “Il suo è stato un delirio mistico latente fino a quando non sono entrati in scena Sabrina Fina e Massimo Carandente” sostiene il suo avvocato, riferendosi alla coppia indagata per gli stessi fatti e ora in carcere.
A cura di Antonio Palma
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Giovanni Barreca
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Non ci sarà nessun processo per Giovanni Barreca il 54enne di Altavilla Milicia reo confesso di aver seviziato e ucciso la moglie Antonella Salamone e i due figli piccoli Kevin di 16 anni ed Emmanuel di 5 anni al termine di un atroce rito di esorcismo. Come stabilito dal gip in base alle diverse perizie psichiatriche, infatti, l’uomo non è imputabile in quanto dichiarato incapace di intendere e di volere al momento dei fatti.

Lo stesso Giudice per le indagini preliminari ieri ne ha ordinato la scarcerazione immediata disponendo per lui la custodia in una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali, una Rems. In attesa di individuare la struttura disponibile, per l’autore della strage di Altavilla Milicia avverrà un primo trasferimento dal carcere di Barcellona Pozzo di Gotto a una struttura simile.

“Non c'erano più i presupposti per l'applicazione della misura cautelare in carcere perché non è stato ritenuto capace di intendere e di volere al momento del fatto. E tutt'ora devo dire che persiste questa condizione" ha spiegato a Fanpage.it il suo avvocato che da sempre ha puntato sull’incapacità mentale dell’uomo.

Del resto già quando aveva chiamato i carabinieri, raccontando l’orrore avvenuto nella villetta di famiglia, Barreca aveva parlato del “demonio in casa” farfugliando di presenze strane e della moglie e dei figli posseduti. “Il suo è stato un delirio mistico latente fino a quando non sono entrati in scena Sabrina Fina e Massimo Carandente” sostiene il suo avvocato riferendosi alla coppia indagata per gli stessi fatti e ora in carcere e che invece ha sempre sostenuto l'esatto contrario di quello che dice Barreca e cioè che erano già andati via quando si sono consumati i delitti.

Per l’accusa, anche la coppia, conosciuta durante incontri di preghiera, era pervasa da una sorta di furore mistico religioso e avrebbe partecipato alle tre efferate uccisioni. Secondo le indagini, Fina avrebbe ucciso Antonella Salamone, mentre Carandente avrebbe soffocato Emmanuel. Il tutto con l’aiuto di Barreca e della figlia 17enne che è imputata davanti al tribunale dei minori e attende anche lei una perizia psichiatrica.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la prima a morire tra il 10 e l'11 febbraio scorsi fu Antonella Salamone, che, dopo essere seviziata a lungo, venne uccisa e bruciata. Poi toccò al piccolo Emmanuel e per ultimo a Kevin che inizialmente avrebbe partecipato ai riti contro la madre a poi si sarebbe ribellato.

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