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Sevizie e stupri su anziani malati di alzheimer in casa di riposo: 4 condanne

Si è concluso con pene fino a 7 anni e otto mesi di reclusione il processo di primo grado che vedeva imputati gli operatori sanitari della San Giorgio di Milano. Avrebbero insultato, maltrattato e, in alcuni casi, anche violentato anziani ricoverati presso la clinica.
A cura di B. C.
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Condanne comprese tra i due anni e sei mesi e i sette anni e otto mesi di carcere e l’interdizione dalla professione sociosanitaria per tutta la durata della pena. Così si è concluso il processo di primo grado a carico di quattro operatori sanitari che lavoravano nella casa di riposo ‘San Giorgio' di Milano, convenzionata con il Comune di Monza, nella quale cinque anziani malati di Alzheimer avrebbero subito maltrattamenti, percosse, sevizie, insulti e umiliazioni e in alcuni casi anche abusi sessuali. Nello specifico are, i giudici della nona sezione penale (presidente del collegio Anna Introini) del tribunale di Milano, accogliendo in sostanza, le richieste del pm Giancarla Serafini, hanno condannato a sette anni e otto mesi di reclusione l'operatore J. M. e a sei anni e sei mesi il collega G. C. Quattro anni di reclusione per C. A. e due anni e sei mesi per G. V. Assolta per non aver commesso il fatto Diana Arias Vinueza Chiesti, così come Mariuccia Rossini, amministratore delegato del gruppo Segesta proprietario della casa di cura che era accusata di favoreggiamento. Per lei l'accusa aveva chiesto una condanna a due anni e otto mesi.

Le indagini erano partite a seguito delle segnalazioni presentate nel gennaio 2012 dai tirocinanti. Altri dipendenti della struttura hanno poi offerto le loro ricostruzioni, così che il pm avrebbe accertato che i malati venivano maltrattati. In alcuni casi i pazienti sarebbero stati picchiati anche mettendogli cuscini in faccia. In un altro caso un operatore avrebbe simulato un atto sessuale e un altro ancora era accusato di tentata violenza sessuale. Gli imputati condannati dovevano tutti rispondere alle accuse  di maltrattamenti e violenza sessuale ai danni di anziani malati di Alzheimer, morti nel corso del processo.

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