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Settembre di siccità, allarme per le coltivazioni. Rischio grandine a ottobre

I coltivatori diretti temono che la siccità settembrina porti a violenti rovesci capaci di rovinare le coltivazioni di stagione.
A cura di Redazione
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È allarme grandine nelle campagne al termine di un mese di settembre particolarmente caldo ed in cui è caduta oltre il 70 per cento in meno di pioggia. Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’allerta meteo della protezione civile con le grandinate rischia di colpire irreversibilmente le coltivazioni agricole ancora da raccolgiere, sulla base dei dati Ucea relativi alle prime due decadi del mese di settembre. La grandine – sottolinea la Coldiretti – è la più temuta dagli agricoltori perché provoca danni insanabili alle coltivazioni, con effetti economici ed occupazionali sulle operazioni di raccolta di frutta e verdura e sulla vendemmia che fino ad ora si è svolta in condizioni ottimali nella maggior parte del Paese.

Dove sono disponibili sono state stese le reti anti grandine a protezione della frutta come le mele mature per la raccolta ma ancora sugli alberi, ma altrove – precisa la Coldiretti – l’arrivo del maltempo rischia di far perdere un intero anno di lavoro. Le tempeste estive – conclude la Coldiretti – hanno fatto salire ad oltre un miliardo il conto dei danni, tra perdite e maggiori costi, provocati all'agricoltura dall'andamento climatico straordinariamente anomalo di un anno che è iniziato con una primavera estremamente piovosa.

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