Sette arresti per mafia nel “Borgo dei Borghi” Sambuca di Sicilia
Balzato agli onori delle cronache la scorsa settimana per essere stato eletto "Borgo dei Borghi" – ovvero vincitore nella "competizione" tra i "Borghi più belli d'Italia" – il comune di Sambuca di Sicilia torna sulle pagine di tutti i quotidiani nazionali. Stavolta, però, non per le sue bellezze, per le tipicità gastronomiche o per le meraviglie architettoniche. No, perché un blitz dei Ros ha fatto scattare le manette per sette persone alle "dipendenze" del locale boss Leo Sutera, ufficiale di collegamento con l’imprendibile Matteo Messina Denaro.
L'operazione dei carabinieri – chiamata Eden 5 / Triokolà – è stata coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Maurizio Scalia per smascherare il rigido controllo del territorio effettuato dal gruppo degli uomini di Leo Sutera, il capoclan soprannominato il "professore" e tratto in arresto il 26 giugno del 2102 insieme con altri 48 affiliati. La cattura del boss ebbe però conseguenze disastrose anche sulla Procura di Palermo. Vittorio Teresi, l'aggiunto competente per la mafia di Agrigento, firmò gli ordini di cattura mentre Teresa Principato, sua collega a Trapani, lamentò – in una lettera inviata al CSM – che quel blitz interruppe una preziosa indagine per arrivare a Matteo Messina Denaro.
Quelle polemiche lasciarono strascichi pesanti ma fortunatamente non impedirono di continuare il lavoro investigativo: le indagini sono così continuate da quella retata di arresti e con l'ausilio anche di microspie e telecamere piazzate nelle strade di campagna, accanto a casolari sperduti, sui pali della luce per captare movimenti e conversazioni. Dopo quattro anni sono stati catturati Giuseppe Genova, ora accusato di essere il capo della famiglia mafiosa della vicina Burgio, Andrea e Salvatore La Puma, Gaspare Ciaccio, Vincenzo Buscemi, Massimo Tarantino e Luigi Alberto La Sala.