Sesso in carcere, ecco i Paesi nei quali è concesso
Il Tribunale di sorveglianza di Firenze, proprio in questi giorni, ha deciso di interpellare la Corte Costituzionale in merito alla delicata questione che coinvolge i detenuti dei penitenziari italiani, i quali potrebbero avere la possibilità di concedersi qualche ora di piacere tra le quattro mura del carcere. Questo accade alla luce di un ricorso presentato da un detenuto 60enne che ha chiesto al giudice di poter stare in intimità con la moglie: tale proposta, però, è stata rigettata e per questo si è aperta la diatriba giudiziaria. L'uomo si è rivolto, infatti, al Tribunale di Sorveglianza per reclamare ciò che lui concepisce come proprio diritto.
Abolizione di visite e colloqui vigilati: Antonietta Fiorillo, giudice di sorveglianza, ha sostenuto l'incostituzionalità del secondo comma dell'articolo 18 della legge 374, che prevede visite per i detenuti esclusivamente in locali posti sotto controllo e in vista di personale. Tale norma pare violerebbe gli articoli 2,3,27, 29, 31 e 32 della Costituzione, poiché ostacolerebbe lo sviluppo della persona umana e non favorirebbe la rieducazione del condannato, compromettendone il quadro fisico e psichico.
Sesso in carcere? In alcuni Paesi è concesso: tra questi, annoveriamo la Norvegia, la Danimarca, alcuni lander della Germania e l'Olanda. In queste nazioni, infatti, i detenuti che hanno avuto una condanna lunga possono beneficiare di qualche ora d'amore per poi ritornare nelle proprie celle. In Belgio e in Francia, invece, sono in fase di sperimentazione delle abitazioni nelle quali il condannato può trascorrere 48 ore con la propria famiglia. In Croazia e Albania, invece, gli istituti di pena concedono incontri non controllati della durata di quattro ore.
