Sesso con l’allievo a Prato, il racconto del ragazzo: “Dormivo e al risveglio lei era su di me”
Ieri per tre ore il minorenne che ha avuto una relazione con la donna di trentuno anni che a Prato gli dava ripetizioni e che poi è rimasta incinta del ragazzo ha ricostruito tappa per tappa quella storia avuta con l’infermiera che aveva conosciuto in palestra. A quanto emerso, il minorenne è apparso tranquillo e ha risposto a tutte le domande del gip Francesca Scarlatti arricchendo di particolari importanti la ricostruzione dei fatti emersa dalle indagini della squadra mobile. Il ragazzo, tra le altre cose, avrebbe smentito l’infermiera dicendo che i due avrebbero avuto un primo rapporto sessuale quando lui non aveva ancora 13 anni. Da parte sua la donna ha sempre confermato di aver fatto sesso col ragazzo solo dopo che lui aveva compiuto 14 anni. Il minorenne ha ricordato quel primo rapporto sessuale avuto con la trentunenne.
Il racconto del ragazzo del primo rapporto con l'infermiera – Come scrivono le cronache locali, il ragazzo lo ha datato nella primavera del 2017, ossia quando l’infermiera gli impartiva lezioni di inglese per preparare l’esame di terza media. “Una volta avevo mal di testa o ero stanco, ora non ricordo con esattezza, e mi sono sdraiato sul letto. Mi sono addormentato e quando mi sono svegliato lei era sopra di me. Non mi sono neppure accorto che era la mia prima volta. Avevo l’ormone del tredicenne”, avrebbe raccontato il ragazzo. I due avrebbero fatto sesso per la prima volta a casa del ragazzo. Durante l’incidente probatorio inoltre il ragazzo avrebbe spiegato come la relazione non si sia mai interrotta fino al febbraio scorso quando la madre ha sporto denuncia.
La trentunenne indagata è ai domiciliari – L'indagata è agli arresti domiciliari dallo scorso 28 marzo e il tribunale del riesame di Firenze ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare avanzata dai suoi legali. La trentunenne ha fornito la sua versione dei fatti sia ai pm che al gip, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, e ai giudici del riesame, sostenendo sempre di aver avuto i primi rapporti sessuali con il minore dopo che aveva compiuto quattordici anni.