Serie tv su Amanda Knox, spunta uno striscione contro le riprese: “Rispetto per Meredith”
"Rispetto per Meredith". La scritta in rosso su un drappo bianco appeso su un balcone in zona Porta Sole, in centro a Perugia, rievoca malumori e polemiche sulla serie tv Blue Moon ispirata alla vita di Amanda Knox, la donna statunitense coinvolta e poi assolta dall'accusa di omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto la notte del primo novembre 2007.
Una fiction prodotta dalla stessa Knox insieme a Monica Lewinsky che è ambientata anche nel capoluogo umbro, in questi giorni diventato un set per le riprese, iniziate giovedì 7 novembre. Ma le reazioni non si sono fatte attendere. Come quella di Walter Cardinali, presidente della sezione regionale di Libera.
"È inaccettabile speculare su una tragedia umana che ha stravolto una città intera, ma soprattutto, che ha posto fine alla vita di una giovane che aveva scelto Perugia per vivere la sua esperienza di studio. Rispetto per Meredith", ha scritto Cardinali in un post su Facebook.
Mentre curiosi vengono tenuti a distanza, sono all'opera oltre 200 persone nella realizzazione della serie. Per quanto i produttori abbiano assicurato al Comune di non volere occuparsi del delitto, ma esclusivamente dell'ambientazione e dei giovani studenti provenienti da tutto il mondo, da un terrazzo è spuntato lo striscione polemico.
Il messaggio è apparso dove nella giornata di venerdì 8 novembre è stato allestito il set e sono stati effettuati ciak della fiction (così come nel rione di Santa Susanna, di fronte alla chiesa di Sant'Agata), che sarà poi trasmessa su Hulu, il canale streaming della Disney.
La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, ha cercato di spiegare le ragioni che hanno portato al via libera alle riprese con una lettera aperta in cui si è scusata con la città. "Non si è trattato di nessun interesse economico, ma semmai di pensare che tutto quel dolore potesse restituire qualcosa alla nostra città", riporta un passaggio.
E prosegue: "Ho pensato che da quella nostra ferita potesse entrare un po’ luce e invece da terapeuta dovrei saperlo molto bene, quando le ferite sanguinano c’è bisogno di sapere attendere il tempo del dolore. Ed ogni dolore ha il suo, perdonami per non averlo saputo rispettare".
Anche Antonello Chianella (Pd) lascia ai social una riflessione sulle riprese: "Una ferita che indubbiamente stenta a chiudersi per la nostra città, ma una domanda viene spontanea: il Comune doveva erigersi a censore? È giusto che scelga cosa fare o non fare condizionando la libertà ed il diritto di esprimere liberamente un'arte, bella o brutta che sia? Può non piacere ciò che dirà questa serie ma preferisco la libertà di dirlo a quella di vietare".
Alcuni partiti di opposizione alla nuova giunta comunale, comunque, hanno alzato la voce. La consigliera Margherita Scoccia punta il dito sulla prima cittadina definendo questa scelta "un grave errore": "Diciassette anni fa Perugia veniva sconvolta dall'omicidio di Meredith Kercher che ci ha reso tristemente famosi in tutto il mondo – riporta Il Messaggero -. Oggi quel dramma viene rievocato e spettacolarizzato in una serie tv prodotta dall'americana, figura che esiste nella memoria pubblica esclusivamente per il coinvolgimento in quel delitto e nella clamorosa assoluzione ottenuta nel processo più mediatico di sempre".
Opposizione è stata espressa anche Paolo Mariotti che evidenzia che "anche il Consorzio Perugia in centro ha chiesto spiegazioni all'assessore di riferimento sull'opportunità". Le riprese proseguono e si concluderanno entro un paio di giorni. A quel punto, la troupe si sposterà a Roma e in Ungheria.