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Serafino Congi muore a 48 anni dopo aver atteso l’ambulanza per 3 ore: la Procura apre un’indagine

Serafino Congi, 48 anni, è morto su un’ambulanza dopo averla attesa per 3 ore perché, secondo quanto riferiscono i familiari, non era disponibile un mezzo con medico a bordo. Sul fatto, accaduto il 4 gennaio scorso, la Procura di Cosenza ha aperto un’indagine. Si attendono i risultati dell’autopsia.
A cura di Eleonora Panseri
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A sinistra, Serafino Congi, 48 anni.
A sinistra, Serafino Congi, 48 anni.

Serafino Congi, 48 anni, è morto su un'ambulanza dopo averla attesa per 3 ore perché, secondo quanto riferiscono i familiari, non era disponibile un mezzo con medico a bordo.

Ora sul fatto, accaduto domenica 4 gennaio, la Procura della Repubblica di Cosenza ha aperto un'indagine. Secondo quanto è stato ricostruito, il 48enne è deceduto mentre veniva trasportato da un'ambulanza dall'ospedale di San Giovanni in Fiore a quello di Cosenza.

Le indagini degli inquirenti si stanno concentrando sulle 3 ore che Congi, che sembra fosse stato colpito da infarto, ha dovuto attendere al Pronto soccorso di San Giovanni in Fiore in attesa dell'ambulanza.

Come già anticipato, la lunga attesa sarebbe stata dovuta, sostengono i familiari, alla mancanza di un'ambulanza con medico a bordo. Si attendono i risultati dell'autopsia sul corpo del 48enne.

Il racconto della moglie del 48enne

La moglie del 48enne, Caterina, ha raccontato: “Tutto è cominciato dopo pranzo. Serafino si è sentito male, diceva di sentirsi soffocare e insisteva per andare al pronto soccorso di San Giovanni in Fiore. Andiamo e, nonostante i sintomi e la forte agitazione, gli danno un codice giallo. Due ore dopo ci dicono che ha un infarto in corso ma l’ambulanza per trasportarlo in ospedale non può partire perché non c’è neanche un medico".

"Quando arriva quella da Cosenza è ormai buio, sono le 18.15, sono passate tre ore dal nostro arrivo al pronto soccorso. Serafino muore in ambulanza alle 18.50. – aggiunge – Adesso chiedo solo che si faccia luce su questa morte assurda, sul perché un comune montano difficilmente raggiungibile possa essere lasciato senza medici”.

L'inchiesta interna dell'Azienda sanitaria

Sulla vicenda anche l'Azienda sanitaria ha aperto un'inchiesta interna. Il direttore generale Antonio Graziano, come si legge in una nota, "nell'esprimere profondo dolore per la morte di Serafino Congi, deceduto il 4 gennaio scorso mentre si trovava a bordo di una ambulanza in transito dall'ospedale di San Giovanni in Fiore all'Ospedale Civile dell'Annunziata di Cosenza, comunica di aver istituito una commissione d'inchiesta interna alla quale spetterà il compito di chiarire eventuali responsabilità sulla morte del 48enne".

"L'Azienda sanitaria – ha affermato Graziano – metterà a disposizione della magistratura tutte le informazioni necessarie, garantendo la massima disponibilità a fornire ogni utile dettaglio necessario a fare piena luce sul tragico evento".

Intanto, nei giorni scorsi a San Giovanni in Fiore si è svolta una "passeggiata silenziosa" organizzata dall'Associazione Fiori Florensi per ricordare Congi e "per condividere insieme il mancato esercizio del diritto alla sanità". La passeggiata si è conclusa davanti all'ospedale cittadino.

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