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Sequestro lampo in Nigeria: italiano rapito e liberato in un giorno

Nigeria: tecnico italiano sequestrato e liberato in 24 ore. Nessuna notizia, invece, per Francesco Lamolinara, rapito lo scorso maggio insieme ad un collega britannico.
A cura di Carmine Della Pia
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Polizia Nigeria

Un rapimento lampo in Nigeria per un tecnico italiano: sequestrato il 9 dicembre e liberato il giorno dopo. È quanto si apprende dalle forze dell’ordine del Paese, che parlano anche di una richiesta di riscatto che si aggirava tra i 700 e gli 800 mila euro. Nessuna notizia, per ora, di Francesco Lamolinara, altro ingegnere rapito lo scorso maggio.

Rapito e liberato in 24 ore

L’incubo è durato solo un giorno per l'italiano rapito il 9 dicembre scorso in Nigeria, quando cinque uomini armati avevano attaccato la sede della compagnia petrolifera a Ogbia. Il tecnico italiano era impegnato nella costruzione di una strada presso la principale regione petrolifera nigeriana. Grazie al blitz della polizia, quattro dei cinque rapitori sono stati arrestati, l’ostaggio è stato liberato, mentre uno degli estorsori è riuscito a fuggire. Il direttore locale della compagnia, Andrew Lorkyar, ha dichiarato che uno dei rapitori potrebbe essere un dipendente della sua società, ma non è chiaro se si tratta proprio del balordo che è riuscito a scappare, o se sia già in prigione. Il riscatto richiesto per il rapimento del tecnico si aggirava tra i 700 e gli 800 mila euro.

 Nessuna notizia di Lamolinara

Le prime indiscrezioni circa la liberazione di un ostaggio italiano in Nigeria avevano fatto pensare a Francesco Lamolinara. Del tecnico italiano 47enne rapito nel maggio scorso, invece, non si ha nessuna notizia. Insieme ad un collega britannico, Lamolinara è stato sequestrato mentre si trovava nell’appartamento che i due condividevano. Impiegati della società ‘Stabilini Visinoni Limited', i tecnici erano impegnati nella costruzione di un edificio della Banca centrale a Birnin Kebbi. Le ultime notizie degli ostaggi risalgono allo scorso agosto, quando è stato diffuso un video che ritraeva i due bendati.

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