Sequestrò la figlia dall’Italia per portarla in Siria: uomo arrestato in Turchia
Mohamed Kharat, l'uomo di 40 anni che nel 2011 ha rapito sua figlia Emma Houda da Vimercate per portarla con sé in Siria, è stato arrestato dall'Interpol in Turchia in esecuzione di un mandato di cattura internazionale. A diffondere la notizia è stato l'avvocato di Alice Rossini, madre della bimba, che si è nel frattempo messo in contatto con le autorità italiane in Turchia e con il Ministero degli Esteri. "Kharat è stato arrestato e portato in un centro di detenzione turco per stranieri – ha spiegato Luca Zita – ma mi hanno detto che potrebbe essere rimandato in Siria". Secondo quanto sostiene l'avvocato, una volta in Siria il quarantenne svanirebbe nel nulla. Intervistata dall'Ansa Alice Rossini ha commentato: "Il nostro paese non vale nulla, se non porta a casa mia figlia". "Questa è l'unica occasione che abbiamo di riportare a casa la bambina – ha confermato Zita – il Governo italiano deve trovare il dialogo con quello Turco". L'avvocato ha poi aggiunto: "L'ambasciatore italiano ad Ankara e il Ministero mi hanno detto che la Turchia potrebbe non estradarlo in Italia perché la condanna a dieci anni non sarebbe sufficiente ma ho verificato, e risposto per iscritto, facendo notare che secondo il trattato di Parigi e la convenzione dell'Aja, gli estremi ci sono tutti".
La piccola Emma venne portata via dal padre nel marzo del 2011, quando aveva poco più di un anno: a quanto pare Mohamed Kharat agì per vendetta nei confronti della moglie, che aveva deciso di lasciarlo. L'uomo era riuscito a espatriare anche grazie alla complicità di un'altra donna, di nazionalità italiana, che si era spacciata per madre della piccola e aveva permesso a Kharat di espatriare. Per mesi Alice Rossini non aveva saputo nulla della figlia, salvo poi riuscire a udire la sua voce per pochi secondi e apprendere che l'ex marito pretendeva 300mila euro come "riscatto" per la riconsegna della piccola a sua madre.