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Sequestrati 70mila litri di gasolio e donati ai vigili del fuoco nelle zone del sisma

La Guardia di Finanza di Gorizia ha scoperto un traffico di gasolio di contrabbando dalla Slovenia all’Italia. Due le persone denunciate, sorprese mentre scaricavano il gasolio che, dopo il sequestro, è stato consegnato ai vigili del fuoco per essere destinato alle aree colpite dal terremoto nel Centro Italia.
A cura di S. P.
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La Guardia di Finanza di Gorizia ha scoperto un traffico di gasolio di contrabbando dalla Slovenia all'Italia. Due persone sono state arrestate e sono stati sequestrati beni per due milioni di euro, fra i quali 70000 litri di gasolio che sono stati consegnati ai Vigili del fuoco per essere utilizzati nelle aree del Centro Italia colpite dal terremoto il 24 agosto scorso. Sono stati apposti sigilli anche a un deposito a Montichiari (Brescia), un'area di 16000 metri quadrati, due motrici e quattro rimorchi. A insospettire i finanzieri è stata la presenza delle autocisterne su strade secondarie. Secondo quanto emerso dalle indagini, i mezzi dopo aver prelevato il gasolio in Slovenia entravano in Italia passando dal valico di Prato alla Drava, frazione di San Candido (Bolzano), proseguivano attraverso la statale 49 fino a Bressanone (Bolzano) e dopo un tratto di autostrada A22 continuavano fino ad Affi (Verona). Da qui riprendevano il percorso su strade secondarie per poi arrivare al punto di deposito e distribuzione illegale del gasolio.

I reati contestati – Gli indagati dovranno rispondere di associazione per delinquere transnazionale, la sottrazione all'accertamento e al pagamento dell'accisa sugli oli minerali, la frode in commercio, la falsificazione dei documenti di trasporto attraverso l'indicazione nelle lettere di vettura internazionali di società destinatarie fittizie con sede in Germania, Spagna, Grecia, Malta, Cipro, e anche di false classificazioni del prodotto petrolifero come lubrificante o additivo. Secondo quanto accertato dalla Finanza l’azienda bresciana tra il 2015 e il 2016 ha introdotto illegalmente in Italia 1,1 milioni di litri di prodotti petroliferi.

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